Strage di Gorla Milano, in occasione dell’anniversario del tragico evento avvenuto il 20 ottobre 1944 con un bombardamento da parte degli alleati Americani sulla scuola elementare Francesco Crispi che provocò la morte di 184 bambini, viene presentato in anteprima su Rai tre il documentario “Finchè sono al Mondo“, dei giornalisti Mario Calabresi e Silvia Nucini. Una ricostruzione storica nella quale i protagonisti saranno proprio i sopravvissuti alla strage, che con le loro testimonianze e racconti ricostruiranno i fatti avvenuti quel giorno e ricorderanno i loro compagni scomparsi.



La memoria delle vittime, ufficialmente chiamate “Piccoli martiri“, sono state onorate anche in una celebrazione ufficiale organizzata dal Comune di Milano con la partecipazione del presidente Mattarella, che ha deposto una corona sul monumento che si trova nel quartiere e ha visitato la cripta dove sono state conservate le ossa dei bambini e degli insegnanti morti nel bombardamento. Sono stati poi ascoltati alcuni sopravvissuti presenti all’evento, che hanno voluto sottolineare l’importanza di ricordare, necessità che anche se dolorosa, è utile per ribadire il valore della pace e le conseguenze della guerra.



Strage di Gorla Milano, cosa è successo il 20 ottobre 1944: 184 bambini vittime del bombardamento statunitense

La Strage di Gorla avvenne il 20 ottobre 1944, a solo cinque giorni dall’inizio scolastico. Quando una bomba lanciata da un aereo statunitense colpì il quartiere a Nord Est di Milano cadendo sulla scuola elementare Francesco Crispi. In particolare ad essere colpito fu il vano scale dell’edificio e il rifugio sotterraneo nel quale erano scesi per proteggersi studenti e personale scolastico dopo aver sentito le sirene di allarme. A perdere la vita furono in totale 184 bambini, 14 insegnanti compresa la direttrice, 4 bidelli ed una assistente.



Altri invece furono estratti fortunatamente vivi dalle macerie. L’operazione fu il frutto di un clamoroso errore dell’esercito americano, che aveva in programma di colpire le fabbriche del gruppo Breda, Isotta Fraschini e Alfa Romeo considerati siti strategici avversari. Ma per una serie di calcoli sbagliati, l’aereo rilasciò l’ordigno sul quartiere Gorla, provocando così la strage che come hanno sottolineato le autorità in occasione dell’anniversario, purtroppo troppo non viene adeguatamente ricordata. Anche se si tratta, come dichiarato da Mattarella di “Una tragedia immane, insensata e inimmaginabile“.