“Fuori dal coro” torna a occuparsi di immigrazione e sicurezza anche con un’inchiesta sulla strage di Southport, dopo la quale si sollevò un’ondata di disordini in tutto il Regno Unito. Il primo ministro britannico Starmer, pur essendo a conoscenza di tutti i dettagli su questo caso, senza renderli pubblici, aveva condannato i disordini parlando di “teppismo di estrema destra” e l’aveva attaccata per le sue “fake news“.
Nei giorni scorsi è arrivata la sentenza per Axel Rudakubana: l’autore del massacro è stato condannato a 52 anni di carcere per aver ucciso 3 bambine, ferendone 8, oltre a 2 adulti durante una festa a tema Taylor Swift. Niente ergastolo per l’assassino, visto che all’epoca dei fatti aveva 17 anni e la legge inglese prevede che i minorenni non possano essere condannati al carcere a vita.
Dopo la strage di Southport, nell’abitazione del giovane venne trovato un libro di Al Qaeda e un veleno che aveva prodotto lui stessi, ma le autorità smentirono la pista del terrorismo, che invece era concreta, visto che tre mesi dopo è stato incriminato anche per questo. Ma è anche emerso che era stato segnalato in tre occasioni al programma britannico di prevenzione dell’estremismo (Prevent) e che era noto a polizia, magistratura e servizi sociali.
STRAGE DI SOUTHPORT, I CAMPANELLI D’ALLARME
Sarebbero state 15 le occasioni in cui poteva essere fermato prima della strage di Southport. Pur essendo stato definito “una bomba a orologeria“, è stato lasciato a piede libero. Infatti, era stato anche espulso da scuola, dove si era presentato con un coltello, e aveva tentato un assalto alla scuola con una mazza.
In queste ore le famiglie delle vittime della strage di Southport hanno espresso tutto il loro choc, dopo aver appreso le occasioni mancate per fermare Axel Rudakubana prima che compisse il massacro. A tal proposito, un’inchiesta pubblica farà chiarezza proprio su questo aspetto, almeno è questo l’auspicio delle famiglie, che vorrebbero chiarire le lacune che hanno lasciato strada libera a Rudakubana. Era stato escluso dalla Range High School di Formby nell’ottobre 2019 dopo aver iniziato ad avere problemi di violenza; a dicembre ci tornò con un bastone da hockey e aggredì un alunno, rompendogli un polso.
In seguito frequentò la Acorns School, che offre un’istruzione specializzata per chi ha esigenze particolari, ma avrebbe “faticato a reinserirsi a scuola” dopo la sua esclusione dalla Range High. Ci sono poi 5 chiamate da casa sua, tra ottobre 2019 e maggio 2022, alla polizia del Lancashire sempre per paure riguardanti il suo comportamento. Rudakubana avrebbe anche portato un coltello a scuola pare per aver subito bullismo razziale.
IL MATERIALE CHOC DI RUDAKUBANA
Dopo la strage di Southport, la polizia ha scoperto che Rudakubana aveva documenti sulla Germania nazista, sul genocidio ruandese, sulle guerre in Cecenia e Somalia, sulle punizioni nelle piantagioni di schiavi e sulle autobombe telecomandate. C’era anche un file di un manuale di addestramento di Al Qaeda. Pochi minuti prima di compiere il massacro, avrebbe cercato sulla piattaforma X l’attacco alla chiesa di Sydney del 2024, in cui il vescovo Mar Mari Emmanuel e altre 5 persone furono accoltellate.