Strage di Ustica stasera su Rai 3: nuove rivelazioni?

La strage di Ustica, al centro dello speciale condotto da Massimo Giletti su Rai 3 e in onda il 25 giugno 2024 in prima serata, è un mistero senza precedenti nella storia. Ancora oggi, i responsabili della morte di 81 persone che persero la vita nel disastro aereo del 27 giugno 1980 sono senza nome. Anni di inchieste giudiziarie e indagini non hanno portato a fare piena luce su ciò che accadde nei cieli del Sud Italia quando il volo civile che viaggiava da Bologna a Palermo si inabissò nel Tirreno meridionale trascinando in fondo al mare anche la verità.



Il Dc-9 Itavia è stato abbattuto da un missile, è precipitato per l’esplosione di una bomba o di una collisione sfiorata con un jet militare, si è trovato in mezzo a un’azione di guerra, come sostenuto dall’inchiesta dell’ex giudice Rosario Priore? Sono domande inquietanti che ancora oggi non trovano una risposta certa. Interrogativi che mordono le cronache da decenni mentre le famiglie delle vittime continuano la loro battaglia per avere giustizia.



La vicenda giudiziaria sulla strage di Ustica, 44 anni senza colpevoli

Il 27 giugno 1980 77 persone si imbarcarono sul DC-9 Itavia che da Bologna avrebbe dovuto portarle a Palermo. 51 minuti dopo il decollo, la misteriosa scomparsa dai radar, infine la terribile scoperta: l’aereo era precipitato nel mar Tirreno tra l’isola di Ponza e quella di Ustica. Nel 1999, ricostruisce Sky Tg24, l’istruttoria del giudice Priore si sarebbe conclusa con una sentenza di non luogo a procedere: le cause della tragedia indicate come “esterne”, nessuna prova certa di un attentato né un cedimento strutturale del velivolo.



Alcune sentenze civili sulla strage di Ustica, come riporta ancora la testata, avrebbero riconosciuto un risarcimento ai parenti delle vittime accreditando l’ipotesi secondo cui il volo sarebbe stato colpito per errore durante una battaglia tra jet militari. Il processo principe non ha portato ad alcuna soluzione del mistero: restano ignoti i responsabili del disastro costato la vita a 81 persone, tra cui 4 membri dell’equipaggio e diversi minori. In sede civile, nell’ambito del risarcimento ai familiari sarebbero stati condannati il Ministero della Difesa e quello dei Trasporti perché non avrebbero messo in atto tutte le azioni utili a prevenire l’accaduto. Stando ai giudici della Corte d’Appello di Palermo, il DC-9 Itavia sarebbe stato abbattuto da un missile lanciato da un altro aereo o da una “quasi collisione” tra caccia militari. 44 anni dopo, la strage di Ustica resta senza colpevoli dopo che si sono chiusi in un nulla di fatto anche i procedimenti per le ipotesi di depistaggio in seno all’Aeronautica militare.

Il processo ai generali dell’Aeronautica accusati di alto tradimento e poi assolti

Nel 1999, il giudice Priore dispose il rinvio a giudizio di 9 persone tra cui 4 generali dell’Aeronautica accusati di attentato agli organi costituzionali con l’aggravante dell’alto tradimento. Il processo a loro carico in relazione ai depistaggi delle indagini sulla strage di Ustica è iniziato nel 2000 e si è concluso dopo 7 anni con la loro assoluzione e la prescrizione delle altre posizioni per falsa testimonianza.

Il processo in sede civile sulla strage di Ustica a carico dei Ministeri della Difesa e dei Trasporti si è concluso nel 2011 con la condanna a risarcire i parenti delle vittime. La Cassazione avrebbe confermato l’esito giudiziario, rigettando il ricorso dei due dicasteri, e avrebbe affermato che la tesi di un missile dietro l’abbattimento del DC-9 a Usticaè abbondantemente e congruamente motivata.