Un documento audio riaccende i riflettori sulla strage di Ustica: “Guarda, cos’è?“. Pochissime parole, ma sufficienti a confermare che in cabina di pilotaggio videro arrivare qualcosa: un missile o un velivolo da guerra, così come ipotizzato dal giudice istruttore Rosario Priore e dai magistrati di rito civile in tutti i gradi di giudizio. Rai News propone questo documento sulla strage di Ustica, tratto dal reportage di Pino Finocchiaro.
Finora si era riuscito ad ascoltare solo un “Gua”, un pezzo di una parola, che poteva appunto essere ‘Guarda’, pronunciata da uno dei due piloti e incisa nell’ultimo tratto del nastro che girava nella scatola nera dell’aereo Dc9 Itavia precipitato il 27 giugno 1980, mentre andava da Bologna a Palermo, con 81 persone a bordo. I tecnici hanno ripulito quell’audio, conservato sul sito stragi80.it, scoprendo che, in realtà, la parola pronunciata è “Guarda, cos’è?”. L’audio verrà valutato dagli inquirenti.
Le ultime parole pronunciate dal copilota Enzo Fontana avvalorerebbero l’evento esterno alla base della strage di Ustica, così come sancito dalla Cassazione in sede civile. La voce strozzata del pilota conferma che in cabina di pilotaggio videro arrivare qualcosa: un missile o un velivolo da guerra così come ipotizzato dal giudice istruttore Rosario Priore e dai magistrati di rito civile in tutti i gradi di giudizio. CLICCA QUI PER IL DOCUMENTO (da Rai News)
STRAGE DI USTICA: 40 ANNI DI DUBBI E INDAGINI
Siamo ormai vicini al quarantesimo anniversario della strage di Ustica: era la sera del 27 giugno 1980, per la precisione le ore 20.59, quando il volo di linea IH870 operato dall’aeromobile Douglas DC-9 della compagnia aerea Itavia, partito dall’aeroporto di Bologna Borgo Panigale e diretto a quello di Palermo Punta Raisi, perse il contatto radio con l’aeroporto di Roma-Ciampino, responsabile del controllo del traffico aereo in quel settore, si destrutturò e cadde nel mar Tirreno nel tratto fra le isole di Ponza e Ustica, ma ben più vicino a quest’ultima, entrando così nella storia come la “strage di Ustica”.
Nell’incidente morirono tutti gli 81 occupanti dell’aeromobile, tra passeggeri ed equipaggio. Le indagini ancora non sono terminate dopo 40 anni: Ustica è uno dei tanti misteri italiani sui quali si tenta ancora di fare luce, ma senza riuscire a giungere alla verità.
Magari ora anche questo breve frammento audio potrebbe aiutare: l’ipotesi più probabile resta sempre quella dell’abbattimento essendosi il DC-9 ritrovato al posto sbagliato nel momento sbagliato, cioè nel mezzo di un combattimento aereo fra un velivolo militare della Nato (francese?) e un MIG dell’aviazione libica, sul quale forse a bordo vi sarebbe stato lo stesso Muammar Gheddafi, secondo quanto riferito nel 2007 da Francesco Cossiga (nel 1980 primo ministro). Questo “guarda, cos’è?” quale contributo potrà dare alle indagini?