Sergio Mattarella torna a parlare della strage di Ustica, stavolta con un durissimo comunicato che non entra nel merito di quanto accaduto 44 anni fa, bensì delle accuse che vengono mosse sui social. Negli ultimi giorni circolano sui social diversi post che riguardano una presunta proroga del segreto di Stato sulla strage di Ustica da parte del Capo dello Stato. Una notizia «palesemente falsa», ha tuonato il Quirinale, precisando che il segreto di Stato non rientra tra le competenze del Presidente della Repubblica. Il Colle fa sapere anche che le parole che vengono attribuite a Mattarella sono false, non le ha mai pronunciate.



Per il Quirinale si tratta di «menzogne» che stanno circolando in Rete e definisce tale comportamento «ignobile e vergognoso». In ogni caso, il Quirinale ha provveduto a segnalare alle autorità competenti i post in questione e i relativi commenti affinché venga verificato «se sussistano estremi di reato». Stando a quanto riportato da Askanews, nel post finito nel mirino, e che è stato rilanciato da più utenti, si accusa Mattarella di aver prorogato il segreto di Stato e gli vengono attribuite le seguenti dichiarazioni: «La verità farebbe male all’Italia».



PERCHÉ LA NOTIZIA SU MATTARELLA E IL SEGRETO DI STATO SULLA STRAGE DI USTICA È UNA FAKE NEWS

I post in questione si aprono con un riferimento alle recenti dichiarazioni di Sergio Mattarella sulla strage di Ustica, poi gli viene attribuita la decisione nel 2020 di prorogare di otto anni il segreto di Stato sui documenti, per poi attribuirli le parole sopra citate. La notizia è falsa per diversi motivi: in primis, non spetta al Presidente della Repubblica apporre il segreto di Stato, ma lo fa il Presidente del Consiglio dei ministri, in base alla legge 124 del 2007 che ha riformato Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica. Il vincolo viene apposto su «espressa disposizione del Presidente del Consiglio dei ministri», con delle eccezioni, perché ad esempio sono esclusi documenti che riguardano terrorismo o fatti eversivi dell’ordine costituzionale, associazioni di tipo mafioso.



Inoltre, nel caso della strage di Ustica, a prorogare il segreto di Stato fu Giuseppe Conte, il quale motivò la sua decisione spiegando che il rischio per la sicurezza nazionale era ancora concreto. Al momento, però, non c’è alcun segreto di Stato sulla strage di Ustica, come correttamente affermato dalla premier Giorgia Meloni all’indomani delle dichiarazioni di Giuliano Amato, in riferimento alla decisione di Draghi di tre anni fa di desecretare i documenti. Il problema semmai, come ben evidenziato dalla giurista Vitalba Azzollini sulle colonne del Domani nel settembre 2023, è che alcuni documenti desecretata non sono consultabili perché incomprensibili, tra “omissis” e obliterazioni.