Arrivano aggiornamenti purtroppo drammatici in merito alla strage famigliare di Nuoro. Dopo la morte della figlia sarebbe deceduto anche un altro figlio, che viene considerato morto cerebralmente, dopo essere stato soccorso in gravissime condizioni. L’uomo ha sparato contro la moglie di 43 anni, uccidendola, quindi ha fatto fuoco contro i suoi tre figli, uccidendo una ragazza di 25 anni e ferendone un altro di 14, quest’ultimo ferito solo in maniera lieve.
Ha sparato anche ad un vicino di casa, che è ricoverato in condizioni molto gravi, ed è poi salito sulla macchina, andando dalla madre, sparando anche alla stessa. Dopo di che, dopo aver “chiuso il cerchio” ha rivolto l’arma a se stesso e si è sparato, uccidendosi. Una strage famigliare quella di Nuoro che giunge a poche settimane dalla strage di Paderno Dugnano anche se nel caso sardo a sparare è stato un uomo, che ha fatto fuoco sulla sua famiglia, a differenza invece di quanto accaduto in provincia di Milano, dove invece aveva sterminato i famigliari un ragazzino minorenne. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
STRAGE FAMIGLIARE A NUORO: UCCIDE LA MOGLIE E LA FIGLIA E SPARA AL VICINO/ OMICIDA POI SI TOGLIE LA VITA
Un uomo ha compiuto una strage famigliare a Nuoro, nota cittadina della regione Sardegna. Un uomo ha sparato contro la moglie, uccidendola, per poi rivolgere l’arma anche ai tre figli, uccidendone uno, una ragazza di 26 anni. Della strage famigliare di Nuoro ne ha parlato stamane anche il programma di Rai Uno, Storie Italiane, che ha avuto in collegamento il giornalista Fabio Ledda de l’Unione Sarda, per cercare di capire meglio cosa sia successo.
Il collega ha raccontato in diretta televisiva: “Una strage famigliare, l’allarme attorno alle 7. Una donna di 43 anni è stata colpita dentro la sua abitazione, il marito ha sparato a tutti i figli, due sarebbero feriti in maniera grave”, mentre una di 26 anni sarebbe morto. “I rumori hanno attirato il vicino di casa che ha aperto la porta per vedere cosa stesse succedendo ed è stato colpito a sua volta, poi l’uomo è scappato e non è ben chiaro cosa sia successo ma c’è stata un’altra sparatoria, colpendo la mamma e poi si è tolta la vita. Si sta cercando di capire cosa possa aver scatenato questo ennesimo femminicidio e questa ennesima strage famigliare”.
STRAGE FAMIGLIARE A NUORO: “BISOGNA INVESTIRE IN SALUTE MENTALE”
Il prof Di Giannantonio, ospite negli studi di Storie Italiane, ha commentato il gravissimo episodio della strage famigliare di Nuoro, sottolineando come si tratti di una tragedia annunciata visto che sicuramente il 43enne che ha ammazzato due persone, avrà senza dubbio dato dei segnali preoccupanti negli scorsi giorni, nelle scorse settimane: “Abbiamo assistito a fatti che mostrano la gravissima sofferenza di alcune famiglie e l’incapacità di un trattamento adeguato. Quante volte in questa trasmissione tu hai stimolato la necessità di investire in salute mentale, noi vediamo nel corso degli anni diminuire il numero degli operatori”.
E ancora: “Vediamo i concorsi che vanno disertati, che ci sono una serie di esigenze sul territorio lasciate a se stesse, che non hanno una risposta adeguata e poi ci stupiamo quando ci troviamo di fronte a queste drammatiche tragedie.
STRAGE FAMIGLIARE A NUORO: “TRAGEDIE CHE NON NASCONO DALL’OGGI AL DOMANI”
“Tragedie di questo genere – ha continuato il prof Di Giannantonio – non nascono nello spazio di un mattino, questa persona che ha compiuto questa strage e poi si è suicidata, certamente ha dato segnali di disagio e difficoltà nelle scorse settimane, segnali di problemi con se stesso, gli altri e le istituzioni, e tutto questo non è stato raccolto e non compreso da chi doveva occuparsene, queste tragedie non accadono da un momento all’altro, c’è tutta una incubazione”.
Il bilancio della strage di Nuoro è pesantissimo, visto che la moglie dell’omicida morta, così come la figlia dello stesso e infine anche l’assassino, che come detto sopra, si è suicidato. Nel corso della mattinata sono attesi tutti gli aggiornamenti anche per comprendere meglio cos’abbia forse spinto quest’uomo a compiere una strage famigliare, a sterminare i propri cari.