Non solo emerge l’ipotesi – con tanto di video – della presenza dei forchettoni inseriti sulla funivia già dal 2014, ma spunta la tesi secondo cui il cavo della cabina 3 si sarebbe spezzato proprio per un uso eccessivo e “smodato” dei famigerati ceppi. Questo è quanto trapela dalla Procura di Verbania, secondo quanto riportato dall’Agenzia ANSA, con la dinamica però ancora tutta da chiarire per la tragedia occorsa due domeniche fa sul Mottarone: l’impiego massiccio dei cosiddetti ‘forchettoni’ durante la corsa della funivia sopra Stresa «potrebbe avere scaricato una tensione eccessiva sulla fune e, quindi, la rottura all’altezza dell’attacco del carrello».
Gli accertamenti occuperanno anche le prossime settimane, con lunedì prossimo che vedrà una seconda ispezione dei tecnici esperti per aggiungere valutazioni alle prime analisi già svolte dopo la tragedia del 23 maggio. Come ormai tristemente divenuto noto, i forchettoni impediscono al freno di emergenza di scattare e durante il servizio normale di una funivia devono rimanere rimossi: come purtroppo non avvenne il 23 maggio scorso e come, forse, già avvenuto in passato. «Una volta rimossi – aveva spiegato agli inquirenti giorni fa un dipendente ascoltato come testimone, E.R. – i ceppi andrebbero depositati per terra, ma per comodità e consuetudine vengono lasciati sulla pedana di ispezione presente sul carrello superiore della cabina e percorrono quindi i vari tragitti insieme ad essa».
SPUNTA IL VIDEO SULLA ZDF
La strage della funivia Stresa-Mottarone continua a tenere banco sulle colonne e sugli spazi digitali dei media di tutta Europa e dalla Germania spunta un’indiscrezione clamorosa: i forchettoni sarebbero stati utilizzati sull’impianto già nel 2014. A lanciare tale ipotesi è stata l’emittente tedesca Zdf, la quale, nel programma Frontal 21, ha mostrato le riprese effettuate casualmente da un videoamatore di nazionalità elvetica, Michael Meier, grande appassionato di impianti a fune, in possesso di immagini risalenti al 2014, al 2016 e al 2018.
In particolare, stando a quanto si legge sul sito della Zdf, Meier dopo l’incidente drammatico dello scorso 23 maggio, si è messo con pazienza a riesaminare fotografie e video e avrebbe scoperto la presenza del dispositivo in grado di disattivare il freno già in quelle circostanze. “Ho notato che questi forchettoni si vedono già in queste foto. Già nel 2014 questi forchettoni venivano usati con le persone in cabina“, ha asserito l’uomo ai microfoni della televisioni tedesca, che ha specificato inoltre che quelle immagini sono adesso a disposizione anche degli inquirenti italiani.
STRAGE FUNIVIA STRESA-MOTTARONE, FORCHETTONI GIÀ NEL 2014?
Come riferito dal procuratore di Verbania all’agenzia di stampa Adnkronos, quelle immagini “le abbiamo ricevute e preferisco evitare in questo momento ogni valutazione”. Insomma, se davvero i forchettoni erano impiegati almeno sin dal 2014, significa che la strage della funivia Stresa-Mottarone sarebbe potuta avvenire in qualsiasi momento negli ultimi sette anni. Si attendono novità a stretto giro di posta, dopo che nelle scorse ore gli inquirenti hanno dialogato con il consulente tecnico in merito agli accertamenti futuri sulla fune e sui freni della cabinovia, al termine del quale sono previsti altri avvisi di garanzia. Inoltre, ha già avuto luogo il sopralluogo degli ispettori della commissione del Ministero delle Infrastrutture. Giova ricordare che il 30 maggio il gip ha scarcerato Luigi Nerini ed Enrico Perocchio, direttore e gestore di esercizio della funivia, disponendo gli arresti domiciliari per il caposervizio Tadini, che ha ammesso di avere usato i forchettoni “una decina di volte” tra l’8 e il 23 maggio. Una tragedia annunciata, dunque.