È un ritorno alla vita per Nicolò Maja, un sogno che si realizza dopo l’orrore vissuto sulla propria pelle e la drammatica perdita di madre e sorella. Il giovane unico sopravvissuto alla strage di Samarate compiuta dal padre, Alessandro Maja, finalmente sorride anche grazie all’incontro con i suoi idoli, i calciatori del Palermo. Il ragazzo ha potuto conoscere di persona i giocatori della sua squadra del cuore ed è stato ospite nel ritiro a Como, tra abbracci, regali e foto ricordo.



Il sorriso di Nicolò Maja celebra un’altra tappa importante del difficile percorso di elaborazione della tragedia che lo ha visto perdere la sua famiglia in modo atroce. Lui, che secondo la ricostruzione sarebbe scampato per miracolo alla morte in quella agghiacciante notte di un anno fa tra le mura domestiche, oggi riprende in mano la sua esistenza supportato dall’amore dei nonni e dall’affetto di tante persone tra cui proprio il team rosanero di cui è grande tifoso. A documentare il commovente momento, le telecamere del programma La vita in diretta che hanno raccolto anche i primi commenti di Nicolò Maja a margine di una giornata di grande gioia.



Nicolò Maja incontra i calciatori del Palermo: “È un ritorno alla vita”

Era la notte tra il 3 e il 4 maggio di un anno fa quando, tra le mura della sua casa di Samarate, in provincia di Varese, l’incubo di Nicolò Maja è iniziato con la perdita della madre e della sorella. Unico superstite della strage che sarebbe stata commessa dal padre, Alessandro Maja, il ragazzo ha vissuto in prima persona una tragedia impossibile da dimenticare e oggi, dopo mesi di calvario tra interventi e riabilitazione, torna a sorridere realizzando il suo sogno: incontrare i calciatori del Palermo.



La sua squadra del cuore lo ha accolto a braccia aperte a Como, durante il ritiro, e gli ha donato una maglia personalizzata. Belle emozioni e abbracci sono stati gli ingredienti principali della giornata trascorsa da Nicolò Maja in compagnia dei suoi idoli, occasione per festeggiare la sua rinascita dopo il dramma che lo ha colpito. Il padre di Nicolò Maja avrebbe ucciso la moglie e la figlia 16enne in modo efferato e soltanto il ragazzo si è salvato dalla sua furia omicida. Vivo per miracolo, nonostante le ferite inferte dal genitore, forse perché creduto morto. “È uno sguardo verso il futuro, è un ritorno alla vita“: così Nicolò Maja ha commentato l’incontro con i calciatori del Palermo, avvenuto poche ore fa a Como, dopo aver lottato con tutte le sue forze per restare aggrappato alla vita. Una sfida, la più importante, che ha vinto e che ha potuto celebrare proprio insieme ai suoi miti: “Sono emozionato – ha aggiunto –, sono contentissimo. Non posso descriverlo a parole. Oggi è stata una giornata vittoriosa”.