A Morning News, in diretta su Canale 5, si torna a parlare della strage di Brandizzo, la morte di cinque operai investiti da un treno regionale nella notte fra venerdì e sabato scorso. In collegamento con il talk Mediaset vi era il sindaco di Brandizzo, Paolo Bodoni, che ha spiegato: “A Brandizzo abbiamo una famiglia con una mamma e due bimbi piccoli, i 3/4 delle risorse della famiglia arrivavano da Beppe Sorvillo, una delle vittime. Cè una retta amicale ma non è molto semplice. Hanno un mutuo, dovrà essere sospeso o saldato, dovremo prendere accordi con la banca.
“Il Comune si prenderà in carico di assistere questi bimbi – ha continuato Bodoni – le cose di tutti i giorni sono a carico dell’amministrazione comunale. abbiamo aperto un fondo, siamo già a 7.000 euro. Brandizzo sta rispondendo molto bene alla richiesta di aiuto, siamo sempre stati coesi e andiamo avanti di questo passo. Regione e Governo hanno dato la disponibilità piena e io busserò quando sarà necessario. io ho già una famiglia e ne avrò una seconda”. In collegamento da Brandizzo, dal luogo della tragedia, anche il sindacalista del Piemonte, Rivellino: “La sicurezza deve bypassare l’errore umano, ci vogliono strumenti, il treno non doveva neanche partire”.
STRAGE BRANDIZZO, IL COMMENTO DEL SIDANCALISTA RIVELLINO
E ancora: “Noi parliamo di nullaosta e di telefonate ma basterebbe un sensore che deve essere a prova di errore umano. Noi oggi piangiamo 5 vittime. C’è un sistema che blocca i treni ma se è capitato l’incidente non c’era e va capito perchè non ha funzionato. Gli operai che agiscono sui binari devono essere in sicurezza. Sono stati investiti perchè ‘non c’è stata una telefonata’, non è accettabile, c’è rabbia e amarezza. Bisogna fare chiarezza”.
Quindi il sindacalista da Brandizzo ha concluso: “Quando queste cose vengono a mancare, noi oggi contiamo 499 morti, non è da Paese civile, non possiamo andare avanti così. Quando questi incidenti capitano nel pubblico io dico ‘non ci siamo, dobbiamo cambiare’, non bastano le sanzioni, ma dobbiamo verificare prima che la gente lavori. Dobbiamo intervenire prima con formazione, sicurezza e dispositivi, poi cercare il colpevole”.