La strage di Uvalde, in Texas, nella quale il 18enne Salvador Ramos ha aperto il fuoco sugli studenti della scuola elementare, presenta analogie con quella del liceo di Columbine del 1999 (13 morti). Il killer, infatti, ha colpito la nonna prima di uccidere i bambini: un gesto del tutto analogo a quello di Adam Lanza del 2012, quando, prima di sparare sui bimbi nella scuola di Sandy Hook, freddò sua madre. La storia recente degli Stati Uniti d’America è purtroppo costellata da episodi di questa natura e un’ulteriore evidenza è stata ottenuta mediante un report divulgato lunedì dall’Fbi sugli “active shooters”, vale a dire coloro che aprono il fuoco in maniere indiscriminata in scuole, posti di lavoro, negozi, causando una o più vittime.
Come si legge sul “Corriere della Sera”, “nel 2021 i casi censiti sono stati 61, con un aumento rispetto ai 40 del 2020 e ai 30 dell’anno prima. Un’indicazione chiara di una tendenza. E secondo la Cnn, nell’anno in corso ci sono state almeno 39 sparatorie in istituti scolastici o università. In diverse occasioni si tratta di attacchi multipli: lo sparatore ha colpito in fasi diverse e luoghi diversi. Spesso i protagonisti tendono a prepararsi sul piano militare”.
STRAGE UVALDE, LA SCIA DI SANGUE IN AMERICA CONTINUA: IL REPORT DELL’FBI
Nella sua analisi del fenomeno, l’Fbi ha evidenziato come i killer siano tutti di s*sso maschile e abbiano un’età compresa tra i 12 e i 67 anni. La metà di loro ha scelto come bersaglio aree commerciali. Trenta degli assassini sono stati catturati, undici si sono uccisi, quattordici sono stati colpiti a morte dalle forze di sicurezza.
Stando a quanto riferito, alcuni degli assassini potevano essere fermati dalle famiglie e dalle autorità, che avrebbero potuto e dovuto cogliere alcuni segnali. “I killer – anche se non c’è una motivazione ideologica – radicalizzano i loro guai, si chiudono e poi esplodono per una ragione contingente. Una prova scolastica non superata, il no da parte di qualcuno, una lite diventano la classica quanto tragica scintilla che porta a scatenare una reazione senza limiti”.