Lucia Borsellino e il marito Fabio Trizzino, avvocato dei figli del giudice ucciso nella strage di via d’Amelio, sono attesi oggi dalla Commissione Antimafia Nazionale presieduta da Chiara Colosimo per essere ascoltati. A contrapporsi a loro è il Movimento 5 Stelle, la cui opposizione così accesa sorprende, anche perché le teorie che vogliono riproporre (Gladio, P2 e coinvolgimento delle “donne amazzoni bionde”) sono state già esaminate dalla precedente commissione presieduta da Nicola Morra. La teoria secondo cui il dossier mafia appalti potrebbe essere il movente delle stragi di Capaci e Via D’Amelio non è un capriccio dei figli di Borsellino, ma un movente confermato in tutte le sentenze che riguardano le stragi di Falcone e Borsellino.
Lo conferma anche la sentenza definitiva sulla non-trattativa Stato Mafia, sebbene non di sua competenza. In tutte le sentenze la strage di Via D’Amelio, comunque, è legata all’interessamento di Borsellino al dossier redatto dagli allora ros Giuseppe De Donno e Mario Mori. La convocazione di Lucia Borsellino e Fabio Trizzino, secondo quanto riportato da Il Dubbio, ha scatenato un inspiegabile isterismo nel M5s, tanto che Roberto Scarpinato, ex magistrato ora onorevole grillino, vorrebbe un approfondimento sulla pista nera. “È incredibile che si stia cercando di rispolverare teorie del genere, mentre si cerca di minimizzare l’unica pista supportata da prove documentali solidamente ancorate. È difficile comprendere questa ostilità“, scrive Damiano Aliprandi su Il Dubbio. La questione del dossier mafia appalti è complessa, quindi l’audizione odierna è probabilmente la prima occasione per affrontarla approfonditamente in Commissione Antimafia.
STRAGE DI VIA D’AMELIO, CONVOCATO ANCHE SALVATORE BORSELLINO
La Commissione Antimafia, comunque, ascolterà anche Salvatore Borsellino e il suo avvocato Fabio Repici. A rivelarlo lo stesso fratello del magistrato ucciso in Via D’Amelio. “Sono stato invitato dalla presidente Colosimo in persona a partecipare a una convocazione alla commissione Antimafia, ma ho problemi di salute. Ho detto che non mi potevo spostare e quindi avevo rinunciato. Poi però è arrivata da parte del mio avvocato una sollecitazione ad accettare un’eventuale convocazione e allora l’ho comunicato alla stessa Colosimo che mi ha assicurato che a breve sarò convocato anche io insieme al mio avvocato“, dichiara il fondatore del movimento delle Agende rosse, come riportato dal Fatto Quotidiano.
A chiedere la loro audizione era stato il M5s, contestando appunto la decisione di ascoltare solo Lucia Borsellino e il marito. Da tempo i familiari del magistrato hanno posizioni diverse sui moventi. Da un lato la traccia di mafia e appalti, dall’altra la pista nera. Una cosa è certa: la convocazione anche di Salvatore Borsellino conferma l’intenzione di approfondire la questione a 360 gradi per arrivare alla verità.