Sono state pubblicate oggi le motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione sulla strage di Viareggio, l’incidente ferroviario del 2009 in cui morirono 32 persone. Una corretta manutenzione, si legge, “avrebbe evitato il sinistro perché sarebbe emersa l’assenza della documentazione inerente la storia manutentiva del carro e dei suoi componenti e quindi esso sarebbe stato escluso dalla circolazione”. Nella sentenza dello scorso 8 gennaio erano state condannate 11 persone per disastro ferroviario colposo.

“La Corte di appello – si legge nelle motivazioni di 600 pagine – ha posto in evidenza che sin da prima del verificarsi del sinistro di Viareggio tutti gli operatori del settore ferroviario erano a conoscenza del fatto che una manutenzione non eseguita a regola d’arte era stata all’origine di alcuni incidenti ferroviari, provocati dalla rottura per fatica di sale sulle quali si erano insediati – e non erano stati eliminati – corrosioni e/o danneggiamenti”.

STRAGE DI VIAREGGIO, PER L’EX AD MAURO MORETTI NUOVO PROCESSO

Riguardo la strage di Viareggio, la quarta sezione penale della Suprema Corte, l’8 gennaio scorso, aveva fatto cadere nei confronti degli imputati l’aggravante relativa alla violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e il reato di omicidio colposo contestato agli imputati è stato dichiarato prescritto. Era stato disposto il processo d’appello bis soltanto per il capo di imputazione relativo al disastro colposo.

Per Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato e Rete ferroviaria italiana, condannato in appello a 7 anni, e Michele Mario Elia, ex ad di Rfi condannato in secondo grado a 6 anni, la Cassazione ha disposto un nuovo processo nel quale andranno rivalutati alcuni profili di colpa. La rinuncia alla prescrizione di Moretti era stata ritenuta nulla in secondo grado;  l’ex ad di Fs e Rfi dovrà decidere se rinunciarvi nell’appello bis disposto a suo carico.