Mauro Moretti, ex ad di Fs e di Rfi, è stato condannato dalla corte d’appello di Firenze a 7 anni nel processo per la strage di Viareggio. Sentenza confermata dunque rispetto a quella di primo grado, nonostante la Procura generale avesse chiesto per il manager una pena di 15 anni e 6 mesi. Moretti, che come riportato da La Nazione non era in aula al momento del pronunciamento della sentenza, era imputato di disastro, omicidio plurimo colposo, lesioni colpose, incendio. L’11 febbraio scorso l’ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato e Rete Ferroviaria Italian disse in udienza di rinunciare alla prescrizione. La procura generale ha successivamente detto che la prescrizione è scattata da maggio 2018 per incendio e lesioni colpose. Michele Mario Elia e Vincenzo Soprano (che all’epoca della strage di Viarieggio erano rispettivamente ad di Rete ferroviaria italiana e ex ad di Trenitalia e di Fs Logistica) sono stati condannati a 6 anni. (agg. di Dario D’Angelo)

LA STRAGE DI VIAREGGIO

E’ attesa per oggi la sentenza d’appello da parte del Tribunale di Firenze sulla strage di Viareggio, quando il 29 giugno 2009 a perdere la vita furono 32 persone a causa del deragliamento del treno merci Trecate-Gricignano costituito da 14 carri cisterna contenenti Gpl alla stazione di Viareggio. Come ricordato da “La Repubblica”, la fuoriuscita di combustibile provocò una serie di esplosioni. In attesa del verdetto sono presenti molti familiari delle vittime, riuniti nell’associazione ‘Il mondo che vorrei’ e arrivati a Firenze in pullman. L’udienza ha avuto inizio intorno alle ore 9 di oggi, giovedì 20 giugno, e al termine della stessa i giudici si sono riuniti in camera di consiglio: il pronunciamento della sentenza dovrebbe arrivare ragionevolmente nel pomeriggio. Chi sono i responsabili di quei 32 morti?

STRAGE VIAREGGIO, OGGI SENTENZA D’APPELLO

Tra le 32 vittime della strage di Viareggio vi sono gli abitanti della zona di via Ponchielli e i passanti investiti dall’esplosione e dalle fiamme. La Procura generale ha chiesto condanne per 17 imputati, accusati, a vario titolo, di disastro ferroviario, omicidio e lesioni plurime colpose, incendio. Nello specifico, nove sono amministratori e dirigenti di società tedesche ed austriaca, impegnati all’epoca nella manutenzione dei carri merci in appalto (tra di loro anche l’operaio dell’Officina Jugenthal di Hannover addetto alle verifiche dei materiali in revisione) e per loro, come scrive Repubblica, sono state chieste condanne da 7 anni e 6 mesi a 8 anni e 10 mesi. Richieste in linea di fatto con le condanne di primo grado. Tra primo e secondo grado sono andati però prescritti i reati di incendio colposo e lesioni personali colpose. Tra gli altri otto imputati, italiani, c’è anche l’ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, Mauro Moretti, per il quale la Procura generale ha chiesto 15 anni e 6 mesi, il doppio rispetto alla condanna a 7 anni in primo grado, poiché tiene conto che all’epoca Moretti fosse anche ad di Ferrovie dello Stato, ruolo per cui venne assolto dal tribunale di Lucca. La procura generale ha chiesto condanne per Michele Mario Elia, ex ad di Rfi, a 14 anni e 6 mesi (condanna era a 7 anni e 6 mesi in primo grado), e Vincenzo Soprano (ex ad Trenitalia) a 7 anni e 6 mesi.