“È una vergogna”: questo il primo commento da parte dei parenti delle vittime del tragico incidente che nel giugno 2009 costo la vita a 32 loro congiunti dopo che oggi la Corte di Cassazione ha non solo dichiarato prescritte tutte le accuse di omicidio colposo per gli imputati della strage ferroviaria di Viareggio, ma ha anche stabilito che dovrà essere celebrato in Appello un processo bis. E il ribaltamento da parte della Corte della sentenza di Appello dei giudici di Firenze renderà necessario dunque anche per Mauro Moretti, all’epoca dei fatti amministratore di Ferrovie dello Stato, un nuovo processo ma solo per disastro ferroviario colposo, al pari di Michele Mario Elia, ex ad di RFI.
Per tutte le altre posizioni invece il nuovo processo non verificherà la sussistenza dei profili di colpa ma si occuperà unicamente di rivalutare la pena. “Siamo affranti” è stato lo sfogo a caldo di alcuni dei famigliari che ora vedono cancellati non solo due gradi di giudizio ma vedono la strage rimanere ancora di fatto senza colpevoli: “Prescrivere l’omicidio colposo plurimo aggravato ci riporta a un medioevo: oggi non abbiamo perso noi, ha perso il Paese” ha detto Marco Piagentini, divenuto negli anni una delle figure simbolo di quella tragedia. (agg. di R. G. Flore)
APPELLO BIS PER MORETTI: MA ‘SOLO’ PER DISASTRO COLPOSO
Gli omicidi colposi per la strage di Viareggio sono stati prescritti per tutti gli imputati e nuovo processo di appello solo sul disastro. La sentenza della Cassazione, che non hanno riconosciuto l’aggravante dell’infortunio sul lavoro e quindi della violazione delle norme sulla sicurezza nel lavoro, è una doccia gelata per le famiglie delle vittime. La decisione è stata accolta con incredulità e dolore dai parenti delle 32 persone che sono morte la sera del 29 giugno 2009 per il deragliamento di un treno merci all’altezza della stazione di Viareggio. L’impatto scatenò un incendio. Tra le cause individuate per il deragliamento c’è il cedimento di un asse della carrozza uscita dai binari.
Molti dei parenti sono scoppiati in lacrime quando hanno avuto la notizia della sentenza davanti al palazzo della Corte di Cassazione a Roma. «Non è finita qua, certo sentir dichiarare la prescrizione dell’omicidio colposo per i familiari è assolutamente inaccettabile», ha dichiarato il legale dei parenti delle vittime della strage, l’avvocato Massimiliano Gabrielli. L’appello bis, dunque, riguarderà gli ex vertici di Fs Mauro Moretti e Rfi Michele Mario Elia ma con la sola accusa di disastro, senza quella di omicidio colposo. Il 2 dicembre scorso il pg della Cassazione aveva chiesto un nuovo processo per Moretti, che era già stato condannato a 7 anni in secondo grado.
STRAGE VIAREGGIO: NUOVO PROCESSO PER DISASTRO
Il rinvio ad un nuovo processo d’appello per disastro ferroviario colposo in alcuni casi, come quello dell’ex ad di Ferrovie Mauro Moretti e dell’ex ad di Rfi Michele Mario Elia, porterà alla verifica della sussistenza di eventuali profili di colpa, invece per altre posizioni dovrà rivalutare la pena. Di fatto, la Corte di Cassazione ha ribaltato la sentenza della Corte di Appello di Firenze. Rfi non è ritenuta responsabile civile per la strage di Viareggio. «Per la società è sicuramente una vittoria. Gli ermellini hanno confermato anche le assoluzioni che erano state decise in appello di due dirigenti Rfi, Giovanni Costa e Giorgio Di Marco», ha dichiarato l’avvocato Carla Manduchi. Il collega Franco Coppi, difensore di Mauro Moretti, ex di Fs e Rfi, nel processo per la strage, ha spiegato che «è stato ridimensionato radicalmente il verdetto della Corte d’Appello di Firenze». Pur considerando molto complesso il dispositivo della Cassazione per fare delle considerazioni, ha aggiunto che «ad una prima lettura emerge subito che è stato colpito in modo profondo l’impianto delle accuse e delle responsabilità». Infine, è stato escluso il risarcimento per tutte le 22 associazioni che si erano costituite come parti civile nel processo, mentre i familiari delle vittime sono stati risarciti.