INCHIESTA COVID, STRALCIO ATTI DA BERGAMO A ROMA: INDAGATI GLI ULTIMI TRE MINISTRI DELLA SALUTE

Quest’oggi la Procura di Bergamo ha trasmesso stralcio degli atti dell’inchiesta Covid ai colleghi di Roma ipotizzando nuovi indagati per quanto avvenuto nei primi mesi della pandemia Covid in Italia: secondo quanto si apprende dalle fonti giudiziarie presso ANSA e Adnkronos, gli atti riguardano il mancato aggiornamento del piano pandemico e potrebbero vedere iscritti nel fascicolo degli indagati gli ex ministri della Salute, Roberto Speranza, Beatrice Lorenzin e Giulia Grillo oltre ad una serie di tecnici del Ministero. I pm della Procura di Roma ora vaglieranno le varie posizioni e poi decideranno se procedere con nuova iscrizione a Piazzale Clodio.



Il trasferimento degli atti stralcio da Bergamo a Roma è vicenda legata alla mera competenza territoriale ma è ovviamente una notizia importante sul fronte politico, visto che dopo la maxi inchiesta sul Covid appena lanciata dalla Procura di Bergamo ora verrebbero coinvolti tutti i responsabili del Ministero della Salute dal Governo Letta in poi. L’inchiesta centrale sui presunti errori/mancanze nei primi mesi della pandemia in Italia si basa su tre filoni centrali: mancata zona rossa nei paesini della Bergamasca, il mancato aggiornamento del piano pandemico e l’ospedale di Alzano Lombardo. Per gli atti stralcio inviati oggi a Roma il tema è per l’appunto il piano pandemico fermo al 2006 che avrebbe potuto, se aggiornato, frenare in parte l’avanzata del virus. Non solo, avrebbe potuto garantire – secondo i pm di Bergamo e la consulenza affidata al microbiologo Andrea Crisanti – quei dispositivi come guanti, mascherine e tamponi che risultarono introvabili per giorni nelle prime settimane dei focolai Covid in Lombardia e Veneto.



NUOVO FILONE COVID, ECCO TUTTI GLI ALTRI INDAGATI SUL FRONTE PIANO PANDEMICO

Oltre agli ex Ministri della Salute potenzialmente indagati per l’inchiesta stralcio sul Covid – Beatrice Lorenzin (Governi Letta, Renzi e Gentiloni), Giulia Grillo (Governo Conte-1), Roberto Speranza (Governo Conte-2 e Draghi) – la lista dei tecnici responsabili del Ministero è piuttosto corposa: secondo quanto riportato dall’Adnkronos, l’ex numero 2 dell’OMS Ranieri Guerra sarebbe indagato, con lui anche quattro ‘tecnici’ del ministero della Salute. L’accusa è di falso ideologico in quanto «responsabili per i dati falsi comunicati a Oms e Commissione europea attraverso appositi questionari».



Gli altri indagati oltre a Guerra sarebbero i direttori generali della Prevenzione del ministero della Salute e direttori dell’ufficio 3, in qualità di focal point di Oms, e dell’ufficio 5’: si tratta di Claudio D’Amario, Francesco Maraglino, Loredana Vellucci e Mauro Dionisio. Va sottolineato come al momento non vi sia ancora l’ufficialità degli indagati anche perché spetterà alla Procura di Roma aprire o meno i nuovi fascicoli sullo stralcio di quanto giunto da Bergamo. «Non sono stata informata. Non so nulla, dunque non posso rilasciare dichiarazioni», è il commento all’Adnkronos Salute dell’ex ministra della Salute, Giulia Grillo.