Gli stranieri illegali che si definiscono «persone vulnerabili» in quanto LGBTQ, quindi gay, lesbiche e transgender non possono essere detenuti, tutti gli altri sì. Questo è quanto vorrebbero stabilire i democratici di Camera e Senato che hanno presentato un progetto di legge, il cosiddetto “Dignity for Detained Immigrants Act”, cioè una Legge sulla dignità degli immigrati detenuti. L’obiettivo è fissare degli standard minimi per le strutture di detenzione in cui vengono tenuti migliaia di stranieri illegali in attesa di essere processati. Stando a quanto riportato da Fox News, tra le altre cose, il provvedimento vieterebbe l’uso di strutture di detenzione private e garantirebbe che le strutture gestite dal governo soddisfino gli standard minimi definiti dall’American Bar Association.
«Il nostro sistema di immigrazione ha permesso un trattamento ingiusto degli immigrati e li ha privati della loro umanità e del giusto processo. Dobbiamo rispettare e proteggere i diritti fondamentali degli immigrati detenuti negli Stati Uniti», ha dichiarato il senatore Cory Booker. Dunque, se questa legge venisse approvata, il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale (DHS) potrebbe arrestare gli stranieri illegali e rilasciarli su cauzione o trattenerli mentre si decide se rimuoverli dal Paese, alla luce delle nuove regole sulla detenzione che favoriscono gli stranieri.
PERSONE VULNERABILI: CHI SONO SECONDO PROPOSTA DEM
In base a questa proposta di legge, i funzionari negli Stati Uniti dovranno decidere entro 48 ore se trattenere uno straniero e potranno farlo solo dopo aver stabilito che «il rilascio non metterà in pericolo la sicurezza» di altre persone. Ma si spinge anche oltre, cercando di esentare diversi gruppi di stranieri illegali da qualsiasi tipo di detenzione. Infatti, crea una «regola speciale per le persone vulnerabili e i caregiver primari» in base alla quale questi stranieri «non possono essere detenuti» a meno che il DHS non dimostri che è «irragionevole o non praticabile collocare lo straniero in un programma di supervisione basato sulla comunità». Per “persona vulnerabile” si intende chiunque abbia meno di 21 anni o più di 60, sia incinta o «si identifichi come lesbica, gay, bisessuale, transgender, queer o intersessuale». Altri stranieri vulnerabili sono coloro che sono vittime o testimoni di un crimine, coloro che hanno presentato una richiesta di risarcimento dei diritti civili non infondata in tribunale, chi ha presentato richiesta di risarcimento sul posto di lavoro e coloro che hanno una «grave malattia o disabilità mentale o fisica». Anche gli stranieri con un credibile timore di persecuzione, coloro che hanno una limitata conoscenza della lingua inglese, coloro che hanno subito «gravi traumi» e i sopravvissuti a torture e violenze di genere rientrano nella definizione di “persona vulnerabile” per la quale il DHS deve adottare misure supplementari prima del trattenimento.
“RESTITUIRE UMANITA’ E DIGNITA’ A IMMIGRATI”
Anche se il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale (DHS) Usa riesce a superare questa restrizione e a trattenerli, deve comunque tenere nuove udienze di determinazione della custodia ogni 60 giorni, o ogni volta che le circostanze mutate richiedono una nuova udienza. I democratici che sostengono la proposta di legge affermano che è fondamentale per garantire la dignità degli stranieri detenuti dopo aver tentato di entrare negli Stati Uniti. «Il Dignity for Detained Immigrants Act riforma urgentemente le allarmanti ingiustizie di un sistema di detenzione per immigrati a scopo di lucro, ponendo fine all’uso di strutture di detenzione private, abrogando la detenzione obbligatoria e vietando la detenzione familiare, oltre a ripristinare il giusto processo e ad aumentare le misure di supervisione, responsabilità e trasparenza. Si tratta di una misura che contribuirà a restituire umanità e dignità al sistema dell’immigrazione», ha dichiarato la deputata Pramila Jayapal. Per il deputato Adam Smith «è un passo avanti fondamentale per riportare il giusto processo nel nostro sistema di immigrazione e per mettere al centro l’umanità e la dignità delle persone che vengono nel nostro Paese per costruirsi una vita migliore».