Momenti di paura a Roma, più precisamente nel quartiere Montagnola, dove un uomo di nazionalità straniera e armato di mazza di ferro ha minacciato i passanti e si è scagliato contro gli agenti di polizia, che hanno tentato di dialogare con lui, puntandogli addosso la pistola per evitare di essere colpiti in un raptus di follia. Scene di delirio assoluto nella Capitale, che ricordano da vicino quelle che si sono viste nelle scorse ore a Milano e riportano alla luce un tema particolarmente sentito, quello del degrado delle periferie delle grandi città, su cui entrambi i sindaci, il confermato Sala e il neoeletto Gualtieri, dovranno provare a mettere mano sin da subito per sanare una situazione che pare essere sfuggita di mano.
Ricordiamo infatti che soltanto poche ore fa, nella città del Duomo, in via Settala, all’incrocio con viale Tunisia, le forze dell’ordine hanno fermato un immigrato africano, proveniente dal Camerun e di circa trent’anni di età, che ha dato letteralmente in escandescenza dopo avere ricevuto dagli agenti la richiesta di esibire di fronte a loro i suoi documenti d’identità.
ROMA, PAURA DOPO L’AGGRESSIONE A MILANO: ECCO COS’È ACCADUTO
Proseguiamo quindi con la ricostruzione dell’accaduto in landa milanese: in quel momento, lo straniero si è infuriato e ha cominciato a raccogliere una bottiglia vuota, che si trovava vicino ai suoi piedi, lanciandola alla cieca, passando poi a dotarsi di un asse di legno con il quale ferisce alla testa un malcapitato rappresentante delle forze dell’ordine, con un suo collega che è stato invece colpito all’altezza del gomito, gettandosi quindi contro un gruppo di cittadini che stavano assistendo impietriti alla scena, fortunatamente senza fare troppi danni, fino a quando non si è riusciti a immobilizzarlo e a stringergli le manette attorno ai polsi.
Non si hanno invece ulteriori dettagli circa l’episodio di oggi a Roma, se si esclude un video, già divenuto virale in rete, diramato da “Welcome to Favelas” e nel quale si ode un poliziotto intimare a gran voce all’aggressore di posare a terra la sua arma, ricevendo in risposta un rifiuto decisamente contrariato.