Strassoldo, Sesto al Reghena, Toppo: tra questi comuni che sono stati selezionati per rappresentare la regione Friuli Venezia Giulia, uno accederà alla finalissima de “Il borgo dei borghi”, programma in onda questa sera su Rai Tre. Prima di scoprire il vincitore, andiamo a conoscere qualcosa di più di questi tre borghi del Friuli, cominciando da Strassoldo. Strassoldo è un borgo friulano che si trova nelle vicinanze di Palmanova, di epoca medievale e caratterizzato dalla presenza di due castelli, detti Castello di Sotto e Castello di Sopra, che possono essere visitati in due occasioni ogni anno, nel corso della manifestazione denominata Castelli aperti. In questa occasione si possono ammirare sia gli splendidi giardini che le sale interne con opere di vari artisti. Il Castello di Sopra è dotato di una torre maestra che nonostante la parziale demolizione dell’Ottocento, resta ancora alta 12 metri. Nel centro del borgo è presente la chiesa di San Nicolò, all’interno della quale sviene conservata una croce in pietra di epoca longobarda. Molto interessante è anche un vecchio mulino, risalente al XII secolo, ora inutilizzato dopo aver lavorato per settecento anni ed all’interno del quale sono visibili i vecchi macchinari, in buon stato di conservazione. Il borgo ha un aspetto signorile e curato e presenta dei bellissimi giardini, oltre a “risorgive” che creano degli scorci paesaggistici molto interessanti anche grazie alle varie “rogge” visibili dai ponticelli dei castelli. A Strassoldo, oltre ai castelli, è possibile visitare il “Borgo Nuovo”, con le sue mura ed i resti della porta “Cisis”, oltre che la Cappella di San Marco con le sue 5 “patere” in stile veneto-Bizantino, che risalgono al XIIesimo – XIIIesimo secolo.



IL BORGO DEI BORGHI, SESTO AL REGHENA

Sesto al Reghena, borgo che si trova in quella che è conosciuta come la “terra degli abati”, in provincia di Pordenone, ha un passato molto antico, essendo stato una stazione militare già in epoca romana. Il borgo presenta una abbazia benedettina, fondata in epoca longobarda, denominata Santa Maria di Sesto, una delle istituzioni monastiche più importanti di tutto il territorio del Friuli, che era anche detta “in Sylvis” in quanto in origine immersa in un’ampia foresta. Per arrivare all’abbazia si passa sotto la torre Grimani, di epoca rinascimentale, una delle 7 torri che contribuivano alla difesa delle mura. Proprio di fronte si trova una torre campanaria con lesene, e alla sua sinistra un edificio in mattoni ed alla destra l’attuale sede del Comune che in passato era la residenza degli abati. All’interno dell’abbazia e nella sua cripta si trovano molte importanti opere d’arte come la “Pietà” di epoca quattrocentesca, e l’Annunciazione, due culture in pietra la prima ed in marmo la seconda, molto interessanti. Il borgo si sviluppa intorno all’abbazia e nelle zone esterne si trovano altre attrazioni da visitare come Villa Fabris, di epoca settecentesca, Villa Freschi
e il mulino di Stalis. Interessanti anche la piccola chiesa campestre di San Pietro, che si trova in località Versiola e risale al XIIesimo secolo, una segheria del XVIIIesimo secolo e la fontana di Venchieredo, celebre per la sua citazione, fatta da Ippolito Nievo nel suo libro “Le confessioni di un italiano”. Nei dintorni del borgo è possibile effettuare gite in bicicletta e praticare il birdwatching grazie all’oasi naturalistica che si trova al lago delle Premarine.

IL BORGO DEI BORGHI, TOPPO

Toppo, in provincia di Pordenone, è un borgo dall’anima rurale, che si compone di due parti distinte che si trovano dai due lati del rio Gleria che lo attraversa. In quello che si trova ad est del rio si trovano i masi, che corrispondono alla zona di Via Nazario Sauro e via Fornace, e nel quale si trova anche la chiesa di San Lorenzo, mentre quello a ovest è la borgata di Pino che si trova ai piedi del castello. Tra le varie splendide testimonianze di questo borgo antico, si trova il palazzo dei Conti Toppo, che faceva parte di uno dei masi. Nella parte della borgata di Pino si trova il Palazzo Toppo-Wassermann, che risale al 1534, presenta nelle sale del piano terra degli affreschi di arte sacra risalenti al XVIIesimo secolo, mentre nella cappella di San Girolamo si possono ammirare dei dipinti del ‘700 attribuiti a Gian Battista Pittoni e una statua che raffigura Santa Lucia. Oltre a passeggiare alla scoperta dei masi, a Toppo si può visitare la piccola chiesa di Sant’Antonio Abate, ed ammirare degli affreschi del XIVesimo secolo che vennero portati alla luce nel corso di alcuni lavori di restauro. Per chi ama la natura è possibile passeggiare nei dintorni ed anche utilizzare la pista ciclabile che conduce fino a Travesio per trovare delle splendide vedute paesaggistiche. A Toppo non si deve perdere l’occasione per gustare un piatto tipico come la frittata con il formaggio salato e altri prodotti come il cotechino con le rape, detto “brovada e muset” e il salame con l’aceto, detto “brico”.

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