Il cambiamento climatico provoca stress nella popolazione. A rivelarlo, in una intervista a Quotidiano Nazionale, è Luigi Janiri, professore di Psichiatria presso la Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica. “Sempre più persone avvertono il fenomeno come un problema e ne parlano nelle sedute di psicoterapia. Non si tratta soltanto di coloro che subiscono le conseguenze degli eventi estremi in prima persona, ma anche di coloro che provano il senso di incertezza e impotenza innescato dal martellamento dei media su questi problemi vissuti come irrisolvibili”, ha affermato. Il termine “eco-ansia” in tal senso è emblematico.



Gli effetti del fenomeno sono ormai visibili a chiunque: ondate di calore, incendi, alluvioni e uragani. Questi possono dare problemi a breve termine. “Una situazione di stress o di disagio fino a veri e propri disturbi mentali, come quello post traumatico, la depressione o l’ansia, nonché un aumento dei livelli di aggressività, dell’abuso di alcol e degli stupefacenti”, ha spiegato l’esperto. Non sono da sottovalutare, però, neanche le conseguenze a lungo termine. “Il peggioramento delle condizioni di vita, tra cui anche quelle economiche, ha effetti distruttivi a livello di relazioni sociali e familiari”.



Stress da cambiamento climatico: quali effetti per la popolazione

Lo stress da cambiamento climatico non è un problema esclusivamente di questa epoca. Anche in passato, come illustra il professor Luigi Janiri, è stato evidenziato che “la solastalgia, ovvero la perdita delle caratteristiche fisiche e ambientali del luogo in cui si è nati e cresciuti, porta a una sorta di effetto depressivo dovuto a quello che viene vissuto come uno sradicamento”. È come “un lutto per la perdita di qualcosa che non è recuperabile”. Un sentimento che in tanti provano, seppure forse inconsapevolmente. “La perdita dell’identità ambientale si traduce in una alterazione della nostra stessa identità personale”.



A soffrire maggiormente di questo fenomeno, come è prevedibile, sono i più deboli. “Nei portatori di sofferenza mentale, i cambiamenti climatici e meteorologici determinano un peggioramento dei disturbi preesistenti. In generale, si hanno delle particolari ripercussioni nelle persone che presentano determinate vulnerabilità come i giovani, gli anziani, gli invalidi, i malati cronici”. La “eco-ansia”, soprattutto per le nuove generazioni, sta diventando una vera e propria ossessione.