D’ALEMA INDAGATO PER VENDITE IN COLOMBIA: L’ACCUSA DI STRISCIA LA NOTIZIA
La notizia delle indagini a carico di Massimo D’Alema e Alessandro Profumo per la vendita di navi e aerei allo Stato della Colombia è stata “detonante” (qui tutti i dettagli, ndr) ma non è certo una “novità”: come abbiamo già descritto nel nostro focus sull’inchiesta della Procura di Napoli, per primi a parlare del presunto coinvolgimento dell’ex Premier D’Alema sono stati Striscia la Notizia e l’inviato Pinuccio (assieme al quotidiano “La Verità”) nei primi mesi del 2022.
È lo stesso tg satirico di Antonio Ricci a rivendicare oggi quei retroscena e gli scoop messi in onda per ben 28 servizi nel giro di 9 mesi: «Oggi la notizia dell’ex premier Massimo D’Alema indagato per corruzione internazionale aggravata per una presunta intermediazione nella vendita al governo colombiano di forniture militari è su tutti i giornali. Ma mesi fa nessuno (o quasi) se ne è voluto occupare, tranne Striscia la notizia e il quotidiano La Verità».
STRISCIA LA NOTIZIA: “ECCO I NOSTRI SCOOP INASCOLTATI SU MASSIMO D’ALEMA”
Striscia la Notizia si è occupata del “caso D’Alema-Colombia” per ben 28 servizi, in onda dal 3 marzo al 15 dicembre 2022: l’affare da oltre 4 miliardi con commissione di 80 milioni di euro per i mediatori – in merito alla vendita di armi e mezzi alla Colombia da parte di Leonardo e Fincantieri – ha visto i seguenti principali scoop messi in campo dal tg satirico di Canale 5.
Il 23 marzo 2022 quanto Striscia mostra in esclusiva la foto divenuta “celebre” della riunione di Bogotà, capitale colombiano, a cui parteciparono i broker Emanuele Caruso e Francesco Amato, l’ex sindaco di Carmiano ed ex collaboratore di Massimo D’Alema Giancarlo Mazzotta e i colombiani. Con loro anche alcuni membri del Ministero della Difesa e Edgar Ignacio Fierro Florez – nome di battaglia “Don Antonio” –, «un ex comandante di un gruppo paramilitare di estrema destra coinvolto anche nel narcotraffico», spiegava l’inviato Pinuccio. L’incontro non fu proprio così segreto visto che finì nelle stories Instagram di Paride Mazzotta, figlio di Giancarlo e consigliere regionale pugliese di Forza Italia. Striscia riuscì anche ad intervistare Caruso il quale ricostruì il tentativo di vendita di armi alla Colombia: «l’intermediazione di D’Alema non fu beneficienza ma una vera e propria consulenza professionale». Il 10 marzo Striscia la Notizia svelò alcuni documenti inediti sulla vicenda, come la prova di una videocall a cui avrebbero dovuto partecipare alcuni degli indagati oggi dalla Procura di Napoli, «Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, Giuseppe Giordo, il direttore generale di Fincantieri, Umberto Bonavita per lo studio americano Robert Allen Law, Diego Andrés Molano Aponte, ministro della Difesa colombiano, e l’ex premier italiano Massimo D’Alema».