Striscia la notizia
risponde alle polemiche suscitate dal servizio realizzato a favore di Giovanna Botteri. «Di questi tempi si parla tanto di fake news, ma eccone un esempio concreto», scrive il tg satirico di Canale 5. Per molti utenti social si è trattato di un attacco sessista, legato alle caratteristiche esteriori di un professionista, giornalista in questo caso. A protestare sono anche i vertici Rai. «Giovanna Botteri è tra le professioniste più apprezzate e stimate del mondo del giornalismo e come sempre nella sua carriera sta svolgendo un importante e qualificato lavoro per raccontare con la consueta puntualità e acutezza quanto avviene in Cina e in tutto il Sudest asiatico», ha dichiarato l’amministratore delegato Fabrizio Salini. «Siamo orgogliosi di Giovanna Botteri. Il body shaming contro di lei è indegno e inaccettabile. Rai è al suo fianco mentre continuerà a raccontarci il mondo con la sua bravura. Anche Presidente e Ad prendano netta posizione contro questo odioso fenomeno, a tutela dei dipendenti», il tweet del consigliere Rai Riccardo Laganà.
Riguardo alle critiche ricevute dopo il servizio trasmesso nella puntata del 28 aprile scorso, Striscia la notizia fa sapere che l’intento del servizio su Giovanna Botteri era differente e lo fa con una lettera inviata anche a IlSussidiario.net e che vi riportiamo integralmente.
Gentile direttore,
ecco un esempio di fake news. Striscia fa un servizio a favore di Giovanna Botteri, ma molti commentatori da bar che esprimono opinioni per sentito dire scrivono che ce la siamo presa con lei.
Diciamo subito che per non cadere nell’errore sarebbe bastato ascoltare il rientro in studio di Gerry Scotti: “Brava, brava Giovanna, vai avanti così nel tuo importante lavoro e non badare a chi sta a guardare il capello…”.
Dopo il servizio andato in onda nella puntata di Striscia il 28 aprile scorso, dove si dava conto della fresca messa in piega dell’ottima Giovanna Botteri, siamo stati accusati di aver fatto volgare ironia sul suo aspetto fisico.
In realtà è da tempo che su alcuni media e nei social Giovanna Botteri viene presa di mira per il suo look, a detta di molti non particolarmente curato. E il servizio di Striscia, partiva proprio da questo per mostrare come Giovanna nell’ultimo collegamento da Pechino avesse sfoggiato una nuova pettinatura, quasi a smentire le critiche malevole piovutele addosso.
Insomma, parliamo di cose serie e certamente il bodyshaming lo è e va combattuto con ogni mezzo, ma non confondiamolo con una messa in piega.
Clicca qui per il video del servizio completo. (agg. di Silvana Palazzo)
STRISCIA LA NOTIZIA, BUFERA PER SERVIZIO SU GIOVANNA BOTTERI
Giovanna Botteri
, corrispondente Rai da Pechino che, ogni giorno, durante il Tg1 fornisce le ultime informazioni su quello che sta accadendo in Cina, è stata la protagonista di un servizio di Striscia la Notizia in cui si parlava del suo aspetto fisico. Nel servizio in questione, la voce fuori campo di Michelle Hunziker, concentrandosi sull’immagine della giornalista, dice: “A ogni collegamento dalla Cina, la corrispondente sfoggiava il medesimo abito nero”. La Hunziker, poi, sempre nel servizio di Striscia, fa notare come in un collegamento successivo con il Tg1, la Botteri, pur avendo indossato lo stesso “abito nero”, abbia sfoggiato una chioma lucente “capelli splendenti”: “Ad un tratto la sua chioma vaporosa in risposta a tante frecciate”. Le frecciatine a Giovanna Botteri hanno dato vita anche a diversi gruppi Facebook. Di fronte al servizio sulla propria immagina, la Botteri ha replicato con una lunga lettera.
GIOVANNA BOTTERI RISPONDE A STRISCIA LA NOTIZIA
Sempre professionale e super preparata nei suoi collegamenti con il Tg1, Giovanna Botteri risponde con una lettera al servizio di Striscia la Notizia come si legge su Il Fatto Quotidiano. La Botteri sottolinea che una giornalista dovrebbe colpire per ciò che dice e non per la propria immagine. “Qui a Pechino sono sintonizzata sulla Bbc, considerata una delle migliori e più affidabili televisioni del mondo. Le sue giornaliste sono giovani e vecchie, bianche, marroni, gialle e nere. Belle e brutte, magre o ciccione. Con le rughe, culi, nasi orecchie grossi. Ce n’è una che fa le previsioni senza una parte del braccio. E nessuno fiata, nessuno dice niente, a casa ascoltano semplicemente quello che dicono. Perché è l’unica cosa che conta, importa, e ci si aspetta da una giornalista”, fa sapere la Botteri. Alla Botteri era stata espressa solidarietà da parte di Cpo Cnog, Fnsi e Usigraqi e Giulia Giornaliste: “La si giudica, deride, offende per come si veste. Per i suoi capelli. L’abbiamo contattata per esprimerle la nostra solidarietà”.