“TUTTE LE BUGIE DI SOUMAHORO”: IL TERZO SERVIZIO DI STRISCIA LA NOTIZIA CONTRO IL DEPUTATO

Nell’ultima puntata di Striscia la notizia del 17 gennaio, il tg satirico di Mediaset torna a parlare del “caso Soumahoro” mettendo in evidenza altri passaggi del lungo “dossier” presentato dal deputato appena passato al Gruppo Misto nel quale si difende dalle varie accuse emerse a mezzo stampa, tanto sul fronte cooperative di famiglia (sulle quali indaga la Procura di Latina, ndr) quanto sulla gestione della Lega Braccianti. Nel servizio di ieri l’inviato Pinuccio torna per la terza volta sul tema delle presunte “bugie di Soumahoro”, questa volta legate al “mistero” dei conti correnti: presentati nel video servizio i vari documenti legati alle singole contestazioni fatte ad Aboubakar Soumahoro, Striscia si interroga sulla raccolta fondi “Cibo e diritti” nata durante la pandemia su idea della Lega Braccianti all’epoca gestita dal parlamentare ex AVS.



La raccolta fondi era nata per aiutare le famiglie dei braccianti durante la pandemia: il problema è che, rivela Striscia la notizia, le donazioni raccolte su piattaforma GoFundMe – circa 225mila euro – non arrivavano sul conto intestato alla Lega Braccianti. Pare infatti che quei fondi venissero trasferiti direttamente sul conto corrente personale del marito di Liliane Murekatete. Nel suo dossier di “difesa”, Soumahoro sostiene di aver usato il suo conto bancario perché «la raccolta fondi era stata lanciata durante il lockdown e lui non poteva depositare lo statuto della Lega Braccianti, che a sua volta era stata appena costituita», riporta Striscia.



“RACCOLTA FONTI LEGA BRACCIANTI FINIVA NEL CONTO CORRENTE DI SOUMAHORO”

Già nei servizi precedenti, sempre a Striscia la notizia, l’inviato Pinuccio aveva intervistato due ex soci della Lega Braccianti come Soumaila Sambare e Mamadou Balde: erano stati loro a segnalare le incongruenze sul fronte della gestione soldi, tanto che avevano proposto una modalità alternativa a far finire i soldi delle donazioni sul conto di Soumahoro. I due ex soci proponevano di aprire un conto corrente a Foggia da poter utilizzare per il ghetto di Torretta Antonacci, così da non dipendere direttamente dal futuro parlamentare.



Soumahoro però pare non abbia accettato la proposta e quando poi è finita l’epoca del lockdown in Italia i due ex soci sono andati a chiedergli di poter visionare il bilancio: secondo Striscia, Aboubakar li avrebbe cacciati dalla Lega Braccianti senza dare alcune spiegazioni. Non solo, sempre nel servizio di ieri sera Striscia la notizia rivela, anche qui con documenti alla mano, di come l’ex sindacalista attento a migranti e braccianti accusa i due ex soci di essersi fatti pagare 500 euro per l’intervista al tg di Canale 5: qui Pinuccio replica direttamente negando di aver mai pagato qualcuno e che, piuttosto, con quei soldi «mi sarei comprato un cappotto più elegante per farmi ricevere dall’onorevole», giocando forse sul fatto che il parlamentare è noto anche per aver rivendicato il “diritto all’eleganza”.