Sono parole sconvolgenti, ricche di significato ed emozione quelle che Stromae, al secolo Paul Van Haver, ha rilasciato a TF1, il telegiornale francese. Ospite per presentare l’ultimo progetto musicale che uscirà il prossimo 4 marzo, il cantautore belga ha spiazzato tutti andando ben oltre una semplice introduzione al disco “Multitude”. Brani che parlando di dolore, non solo del cantante ma anche di una moltitudine di persone che, nonostante la compagnia, si sentono soli come non mai. Soli tanto da pensare al suicidio.
I nuovi brani dell’album, che uscirà a marzo, cantano infatti di depressione, suicidio, dolore interiore che non tutti capiscono e hanno provato. “Non sono il solo a essere solo” recita l’inizio della canzone “L’Enfer”, l’inferno personale dello stesso Stromae che nel corso dell’intervista rilasciata al tg francese ha spiazzato tutti con una confessione choc: “A volte ho pensato al suicidio e non ne vado fiero. A volte si crede che quello sia l’unico modo per farli tacere, questi pensieri mi fanno vivere un inferno”.
STROMAE CHOC: “HO AVUTO PENSIERI SUICIDI”
Da “Alors on danse”, canzone ricca di entusiasmo, energia, voglia di vivere, a “L’Enfer”. Si tratta di una vera e propria trasformazione per Paul Van Haver che non nasconde il proprio dolore che lo ha attanagliato negli ultimi cinque anni tanto da allontanarsi dal mondo dello spettacolo. “Hai lottato per anni con un certo disagio, ne parli senza mezzi termini. Nelle tue canzoni affronti molto anche il tema della solitudine: la musica ti ha aiutato a liberartene?”, gli ha chiesto la giornalista del tg francese e in tutta risposta Stromae ha cominciato a cantare guardando fisso la telecamera.
Il ritorno in tv del cantautore belga ha fatto rumore, tanto per le parole delle canzoni dell’artista, tanto per la confessione dell’esaurimento nervoso avuto nell’ultimo periodo. “Il troppo lavoro mi ha portato a un burn-out, a un esaurimento. Ero arrivato al limite. È davvero brutto, destabilizzante, non poter più far affidamento alla propria psiche. Non c’è salute senza salute mentale”.