Stromae: “Multitude”, il nuovo album a 9 anni da “Racine Carrée”

Stromae tra gli ospiti de La notte della taranta. Il cantautore, produttore discografico e rapper belga è tornato dopo 9 anni di silenzio con un nuovo album dal titolo Multitude, 12 tracce inedite scritte e prodotte dal cantante classe 1985. Dopo il successo globale di “Racine Carrée”, album pubblicato nel 2013, il cantautore belga ha voluto prendersi una lunga pausa per stare insieme alla famiglia. “So che le persone ti dimenticano velocemente, ma dovevo farlo. Dovevo sposarmi, avere un figlio, vivere una specie di vita normale. Quel che accade in tour o nelle interviste non è interessante da raccontare” – ha dichiarato dalla pagine del Corriere dalla Sera. Sono stati anni difficili per il cantautore e rapper vissuti tra ansia e depressione a causa di una profilassi anti-malarica.



Nonostante tutto però è tornato con “Multitude”, il terzo album di inediti che racconta così: “io racconto solo delle storie, ma se posso aiutare qualcuno è fantastico, è il nostro lavoro di artisti. Sapere come uscire da un periodo buio è molto personale, ma per chi ha problemi di salute mentale ci sono la terapia, lo sport, gli amici, la famiglia”.



Stromae: “la world music, per me, è il nuovo pop”

Un silenzio lungo nove anni per Stromae che è tornato con un disco importante in cui convivono suoni e colori diversi. Violini cinesi, cori bulgari, ma anche flauti persiani fino al charango, dal reggaeton all’afrobeat senza alcuna collaborazione anche se il suo sogno nel cassetto era lavorare con Adele. “Stromaequel che altri hanno già fatto o detto, cerco di essere diverso. E la world music, per me, è il nuovo pop” – ha detto il cantautore a Il Corriere della Sera che nell’album parla anche del suo essere diventato padre nel brano “C’est que du bonheur: “ho messo letteralmente le mani nella cacca per tre anni. Ma con mio figlio sono cambiato anche come artista: ho rivoluzionato il modo di scrivere, orari e idee. Credevo che la creatività passasse per forza attraverso la sofferenza, invece ho avuto la prova che non è così”.



Non solo, c’è spazio anche per una dichiarazione d’amore alla moglie nella canzone “Declaration” anche se rivela: “ero titubante a inserire questo pezzo perché il femminismo ora è troppo di moda. Ma dipende anche dal punto di vista con cui se ne parla e quello degli uomini non si è sentito spesso”.