Grande paura in Calabria per il terremoto registrato ieri a Cosenza di magnitudo 3.9: nelle ultime ore si è parlato di un possibile “coinvolgimento” del vulcano Stromboli, ma INGV ha tenuto a smentire questa fattispecie. Lo sciame sismico è stato avvertito in molte zone della Regione, con l’epicentro fissato tra Amantea e Lamezia Terme, ed arriva a tre settimane di distanza da un’altra importante scossa come quella registrata a Rende, con magnitudo 4.3. Ma, come dicevamo, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha smentito: «Riguardo a un possibile collegamento con l’attività vulcanica dello Stromboli, di cui si legge su alcuni media, si precisa che il vulcano è in costante attività e non ha mostrato nessuna anomalia del suo comportamento negli ultimi giorni. Inoltre, la distanza tra la zona sismica attiva al momento e il vulcano è di circa 80 chilometri, una distanza molto grande per ipotizzare un collegamento di qualche tipo tra i due fenomeni».



“STROMBOLI NON E’ COLLEGATO AL TERREMOTO IN CALABRIA”

Tornando sul terremoto, INGV ha spiegato che gli eventi di ieri sono stati avvertiti distintamente dai residenti e che parliamo di sequenze comuni in Calabria, una regione ad alto rischio sismico. Per il momento però non è possibile fare previsioni puntuali sulle scosse: «La scienza, in parole povere, non è in grado di fare una “previsione deterministica”. Stabilire il giorno, l’ora ed il punto in cui avverrà un terremoto di magnitudo “x” non possibile. Ma, sulla base della sismicità storica e di dettagliati studi geologici, sono state prodotte le mappe di pericolosità sismica che danno la probabilità che un certo tipo di terremoto avvenga in un’area in intervallo di tempo. Quindi non sappiamo con esattezza quando ma sappiamo dove è maggiormente probabile il prossimo sisma».

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