Resta “sorvegliato speciale” il vulcano Stromboli, con allerta gialla in quanto ritenuto “ancora in disequilibrio” dopo le violente esplosioni di ieri che hanno causato la morte di Massimo Imbesi e il ferimento di altre tre persone. Mentre continua il lavoro dei vigili del fuoco anche con l’ausilio dei Canadair al fine di spegnere anche gli ultimi focolai, quasi tutti i turisti hanno preferito lasciare l’arcipelago. Su richiesta del sindaco di Lipari, la Regione Sicilia ha inviato la motonave Helga della Caronte & Tourist Isole Minori in via precauzionale da usare in caso di necessità. Al momento, infatti, nessuno scenario è stato del tutto escluso e non è detto che possa essere impiegata per allontanare la popolazione sull’isola. Al momento, come spiega LiveSicilia.it, sarebbero 98 in tutto coloro che hanno lasciato Stromboli per paura dopo la violenta eruzione. Come fa sapere il direttore della società di aliscafi “Liberty Lines” Nunzio Formica, una coppia di turisti toscani sono stati da lui ospitati in un hotel a Milazzo dopo la fuga da Ginostra. Presi dal panico avrebbero dimenticato nel piccolo borgo anche i trolley e i relativi documenti. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ALLERTA GIALLA DOPO ERUZIONE
Secondo la Protezione Civile, che ha diffuso un’allerta gialla con l’attivazione conseguente della fase operativa di “attenzione”, il vulcano di Stromboli è ancora in fase di disequilibrio e dunque potenzialmente ancora pericoloso dopo l’eruzione spettacolare di ieri. «Tale decisione, a seguito delle esplosioni parossistiche registrate nella giornata di ieri, è stata adottata alla luce delle valutazioni emerse durante la riunione odierna con i Centri di Competenza, il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana e acquisito il parere della Commissione Grandi Rischi, riunitasi oggi a Roma», riporta il bollettino della Protezione Civile. Tale innalzamento di allerta determina secondo il regolamento «potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e l’attivazione di un raccordo informativo costante tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile». Il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, ha perciò disposto il divieto di escursioni su tutta l’Isola innalzando il livello di allerta da verde a giallo, su ordinanza della Protezione Civile: nel frattempo, prosegue senza sosta il lavoro dei vigili del fuoco e dei Canadair per spegnere gli ultimi focolai. Restano poi al largo dell’Isola di Stromboli la motonave Helga della Caronte & Tourist Isole Minori inviata dalla Regione Sicilia su richiesta del sindaco di Lipari: è una misura precauzionale nel caso in cui dovesse verificarsi la necessità di allontanamento della popolazione sull’isola per rinnovata pericolosità del vulcano. (agg. di Niccolò Magnani)
ULTIMI FOCOLAI E ALLERTE
Sta tornando lentamente alla normalità la situazione sull’isola di Stromboli dopo la violenta eruzione di ieri. Un’esplosione inattesa che ha provocato una vittima, il 35enne Massimo Imbesi, allievo ufficiale di coperta, che è stato ritrovato senza vita dalle autorità. Il corpo è stato recuperato e portato a Milazzo, dove viveva, come disposto dalla magistratura, che nel contempo sta valutando se eseguire l’autopsia per accertare le cause di morte, o se basarsi sull’esame esterno del medico legale. La vittima è stata ritrovata con un grosso ematoma sul torace, provocato molto probabilmente da una caduta: resta da capire se Imbesi sia ruzzolato violentemente a terra mentre stava fuggendo dopo l’eruzione, o se lo stesso sia prima svenuto e quindi caduto a peso morto sugli spuntoni di pietra lavica che caratterizzano l’isola di Stromboli. Con lui c’era anche un ragazzo sudamericano che è rimasto visibilmente sotto shock dopo quanto accaduto. Fra gli ultimi post di Imbesi su Facebook, un elogio al mare e a casa sua: «Finalmente il mare, di nuovo il mare… quello più conosciuto e familiare però, quello che preferisco, quello della Spiaggia di Ponente di Milazzo, quello di casa». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
STROMBOLI: ULTIMI FOCOLAI
Notte tranquilla a Stromboli dopo l’eruzione di ieri che ha provocato la morte del 35enne escursionista, Massimo Imbesi, ferendo altre tre persone. Dopo le due violente esplosioni registrate alle ore 16:46 di ieri pomeriggio, ci sono stati dei terremoti di assestamento sotto la magnitudo 2.0, nulla di particolarmente rilevante. I sisma non hanno provocato danni ma sono stati comunque avvertiti indistintamente dalla popolazione, facendo sussultare e non poco le persone già provate per gli eventi di ieri sera. «Adesso – le parole di uno degli abitanti, Gianluca Giuffrè, riportate dall’edizione online di RaiNews – noi siamo già al lavoro per spalare, ma ci vogliono aiuti e braccia forti». Al momento sono attivi dei piccoli focolai ma la situazione è tenuta sotto controllo, come del resto già annunciato dal capo della protezione civile, Borrelli, nella serata di ieri. La compagnia di navigazione Liberty Lines, ha messo a disposizione tre aliscafi straordinari per trasportare a Lipari e a Milazzo una settantina di persone che volevano lasciare Ginostra. Una famiglia originaria della Toscana è scappata in fretta e furia lasciando i bagagli sull’isola e ritrovandosi senza soldi: è stata ospitata dalla stessa compagnia marittima. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
STROMBOLI, ERUZIONE VULCANO
Paura a Stromboli dopo la serie di violente esplosioni registrate dal cratere del vulcano, con la caduta di lapilli che ha provocato una serie di incendi nella zona dei canneti. Come vi abbiamo raccontato, il bilancio è di un morto e di un ferito: l’Ansa riporta che la vittima è il 35enne di Milazzo Massimo Imbesi, che era impegnato in un’escursione insieme ad un amico brasiliano, che ha riportato lesioni non gravi. Attivata Unità di crisi, con il Viminale che sta seguendo ora per ora l’evolversi della situazione come confermato dal ministro Matteo Salvini. Delicata la situazione a Ginostra, ecco le parole di Gianluca Giuffrè, giornalista e proprietario di un bazar: «C’è stata una violentissima esplosione seguita da una pioggia di lapilli incandescenti e materiale lavico. Tutte le persone che si trovavano al villaggio, circa un centinaio tra turisti e residenti, si sono barricate in casa e si sono lanciate in mare. La situazione è critica anche se al momento non ci risultano feriti». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
STROMBOLI: PSICOSI TSUNAMI, 70 EVACUATI
«C’è stata tanta paura, qui la psicosi di uno tsunami come nel 2002 è ancora molto forte», racconta a Tg Com24 uno dei testimoni diretti dell’esplosione del Vulcano di Stromboli. Al momento la situazione sembra andare più verso la “normalità” nel senso che le esplosioni e le colate laviche sono concluse, ma si teme ancora per eventuali nuovi avvenimenti devastanti nelle prossime ore. Continuano intanto le testimonianze choc dai luoghi meravigliosi di villeggiatura oggi trasformativi di colpo in incubo a cielo aperto: «C’è stata una violentissima esplosione seguita da una pioggia di lapilli incandescenti e materiale lavico. Tutte le persone che si trovavano al villaggio, circa un centinaio tra turisti e residenti, si sono barricate in casa e si sono lanciate in mare. La situazione è critica». Secondo quanto riportato dai Vigili del Fuoco dopo l’esplosione del cratere sono stati fatti evacuare 70 persone dall’Isola di Stromboli, anche se nelle prossime ore la situazione dovrebbe andare più verso il miglioramento secondo quanto ripetuto anche dagli esperti dell’INGV. All’Ansa ha parlato anche il parroco di Ginostra, Padre Giovanni «Sono volati lapilli che hanno provocato incendi e c’è tanta paura nella frazione di Ginostra, quella maggiormente danneggiata dall’esplosione del vulcano. Chi ha più paura – ha aggiunto il sacerdote – sta cercando di andare via da Ginostra, ma può farlo soltanto via mare». (agg. di Niccolò Magnani)
RISCHIO MAREMOTO
Un escursionista di Milazzo è morto, un altro è rimasto ferito per l’esplosione dello Stromboli. Il vulcano oggi ha fatto dunque una vittima dopo la sua eruzione. Lo ha riferito il comandante dei vigili del fuoco di Messina, Giuseppe Biffarella. Nella zona dove si trovavano i due escursionisti, la parte sommitale dello Stromboli, i telefoni cellulari non hanno campo, quindi il ferito non ha potuto lanciare subito l’allarme. Tra l’altro i due turisti si sarebbero avventurati prima delle 17.30, orario previsto dall’ordinanza del sindaco per le escursioni. Le guide hanno raggiunto vittima e ferito, ora sono in corso le operazioni di recupero, mentre si attende l’arrivo dei carabinieri per gli accertamenti di rito. Il fumo intenso e gli incendi provocati dai lapilli non agevola. Il canadair non riesce a intervenire perché c’è troppo fumo e la zona è impervia. Un quadro drammatico confermato anche dal sindaco di Lipari, Marco Giorgianni. La colonna eruttiva alta due chilometri ha rilasciato lapilli di varia grandezza che hanno innescato diversi incendi. (agg. di Silvana Palazzo)
STROMBOLI, RISCHIO MAREMOTO
Lo Stromboli torna a fare paura: nelle ultime ore sono state registrate violente esplosioni dal cratere del vulcano con caduta di lapilli che ha già provocato una serie di incendi nella zona dei canneti. Alcuni turisti si sono lanciati in mare spinti dal panico ma secondo quanto fatto sapere dai vigili del fuoco non ci sarebbero feriti. Certamente si tratta di “una tra le maggiori esplosioni registrate sullo Stromboli”. Guido Giordano, professore di Vulcanologia all’Università di Roma, è intervenuto a RaiNews per commentare l’attuale situazione che sta destando non pochi timori e le sue sono parole tutt’altro che rassicuranti. Secondo l’esperto, infatti, non si esclude del tutto il rischio di maremoti: “La cosa più importante è stare in zone protette, nelle cosiddette aree ‘d’attesa’, come nella piazza di San Vincenzo, e lontani dal mare perchè un pericolo associato all’eruzione sono le frane che innescano maremoti, come avvenne nel 2002”, ha commentato. La situazione più critica è a Ginostra poichè “è un po’ meno riparata di Stromboli e si sono verificati degli incendi. Si sta provvedendo a spostare le persone in luoghi di sicurezza”, ha aggiunto Giordano. Secondo l’esperto è “necessario stare alcune decine di metri dal dislivello del mare, stare in contatto con i volontari della protezione civile e attendere istruzioni”. A suo dire si sarebbero verificate “due vibrazioni: la prima di terra e la seconda acustica, d’orecchio. E’ probabile che la prima esplosione abbia avuto un effetto sismico”, ha chiosato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
STROMBOLI, VIOLENTE ESPLOSIONI DAL CRATERE
Eruzione a Stromboli: il vulcano ha seminato il panico tra i turisti in vacanza nelle isole Eolie. Una serie di violente esplosioni sono state registrate dal cratere secondo quanto segnalato dall’inge di Catania. Due trabocchi di lava stanno scendendo dalla Sciara del fuoco. Ma è anche la caduta di lapilli a preoccupare, perché sta provocando degli incendi nella zona dei canneti. Dei turisti si sono lanciati in mare per la paura. «C’è stata una potente esplosione. Abbiamo sentito un boato, poi si è alzata una colonna di fumo e lapilli incendiari su Ginostra e fiamme sui costoni del vulcano», hanno raccontato alcuni testimoni, come riportato dal Messaggero. I turisti parlano di una vera e propria “pioggia” di lapilli. «Vediamo una colonna di fumo nero dal vulcano, abbiamo sentito un boato molto forte, metà dell’isola di Stromboli non si vede», ha raccontato un testimone oculare da Lipari. Da qui lo scenario è impressionante: l’isola è scomparsa dentro una fitta coltre di fumo.
STROMBOLI: GINOSTRA IN FIAMME, TURISTI IN MARE
Momenti di paura a Stromboli. «C’è stata una pioggia di pietre che ha mandato vetri in frantumi e danneggiato porte e finestre. Bisogna vedere, però, cosa sta accadendo a Ginostra», ha dichiarato Carlo Lanza. La Protezione Civile è in contatto con la Forestale e i Vigili del Fuoco. La sala operativa regionale si è infatti subito attivata dopo aver ricevuto dall’Ingv la segnalazione di una serie di violente esplosioni sullo Stromboli. La frazione di Ginostra, secondo quanto riportato da Il Tempo, è in fiamme e in questi istanti si sta valutando la completa evacuazione dell’isola. La paura è tanta, anche perché è ancora molto forte la psicosi di uno tsunami come quello del 2002. E infatti i traghetti sono rientrati nel porto e i turisti sono stati fatti risalire sulle barche per lasciare le coste. Nel frattempo elicotteri si sono alzati in volo per perlustrare la zona e il sole è già coperto dal fumo. Invece le persone che si trovano sull’isola hanno iniziato a condividere foto e video dell’eruzione sui social.
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