Quando Roma e la Roma ti restano nel cuore. Strootman, centrocampista del Genoa con un passato in giallorosso, non rinnega il suo grande amore per il club capitolino. A Il Messaggero, il giocatore racconta di aver sperato in un ritorno: “Lo scorso anno ho provato, anche gratis, ma non mi hanno voluto. Roma è la città più bella del mondo, mi è rimasta nel cuore. Anche quando stavo male, mi hanno sostenuto tutti”.



Dopo cinque stagioni ricche di emozioni, l’esperienza di Strootman alla Roma si è interrotta bruscamente nell’estate 2018: “Diciamo che alla fine non c’erano le condizioni per continuare insieme. La Roma continuava a comprare centrocampisti, sono arrivati Cristante, Pastore e poi Nzonzi. E mi chiedevo perché, che fine avrei fatto? Sentivo che non c’era fiducia in me. Ne ho parlato con Monchi e mi disse che ero incedibile. Nel frattempo mi chiamava Garcia da Marsiglia, ma io prendevo tempo. Poi ho saputo che Monchi aveva già stabilito il prezzo con il club francese, non è stato onesto. Ne ho parlato con Di Francesco e la reazione non fu di uno che mi avrebbe trattenuto a tutti i costi. Insomma, non avevo buone sensazioni. Giocai la prima partita a Torino, poi abbiamo preso la decisione di separarci. Che restavo a fare se non ero più accettato?”.



Strootman: “Al Genoa sto bene, vogliamo la Serie A”

Essere allenato da Mourinho, a Strootman, sarebbe piaciuto? “Parliamo di un tecnico che ha vinto ovunque, ma non lo conosco bene”, racconta al Messaggero. Spalletti, invece, “Tatticamente un genio, gli allenamenti erano più tosti delle gare. E stato importante, venivo dall’infortunio e mi ha dato subito fiducia. Mi ricorda van Gaal, al quale sono legato”. Con Di Francesco, invece, le cose non sono andate benissimo per il club: “Mi sono trovato bene, giocavo sempre. Mi dispiace che dopo Roma non sia più riuscito ad emergere”. Dopo l’addio alla Roma, l’olandese è arrivato al Marsiglia: qui qualcosa non è andato come avrebbe dovuto: “Li ancora parlano del mio stipendio. Mi hanno accolto come uno che faceva gol e assist. Ma io sono un calciatore diverso. Era un torneo più fisico, è andata male, anche per colpa mia”.



Dopo l’esperienza in Francia, il centrocampista è tornato in Italia prima al Genoa, poi al Cagliari e dopo ancora nuovamente in rossoblù, in Liguria. Con il club combatte per tornare nel massimo campionato, dopo la retrocessione dello scorso anno. Al Messaggero racconta: “Qui mi trovo bene, l’obiettivo è tornare in A. E poi c’è un tecnico molto preparato (Gilardino, ndr) che sta facendo un gran lavoro. Non è da tutti”.