Rispetto al resto dell’Europa il trend di studentati è in crescita in Italia. Si parla già di 24mila posti aggiuntivi nel giro di due anni. Sebbene però la notizia sia positiva l’incremento non sarà comunque sufficiente a coprire l’elevata domanda. Ad oggi ci sono 1 milione e 800mila studenti nel nostro Paese contro i soli 67.400 posti letto a loro destinati.
I dati provengono dal report condotto da Savis e pubblicato da Milano Finanza, in base al quale grandi città come Roma e Milano, in cui il numero di studenti mobili supera le 50mila unità, è ovvio che il fabbisogno di studentati è nettamente superiore rispetto all’offerta. Savis calcola che il deficit a Milano sarà di 65mila unità e a Roma sarà invece pari a 48mila. Leggermente inferiore ma comunque elevata anche la mancanza di posti a Torino e a Bologna, rispettivamente pari a 42mila e 32mila posti. I dati sono preoccupanti e richiederebbero un massiccio intervento.
Calano gli investimenti negli studentati italiani
Un anno fa si era registrato un dato positivo nell’incremento di investimenti nel settore degli studentati, a dimostrazione del fatto che perlomeno si stava tentando di sanare una situazione che va avanti da troppo tempo, e che non mette a proprio agio studenti italiani e stranieri, costretti a pagare affitti non propriamente alla loro portata. Oppure costretti a vivere in stanzette condivise basta risparmiare sui costi. Nel 2022 infatti il settore degli alloggi per studenti aveva toccato investimenti record pari a 12,7 miliardi. Il trend aveva fatto ben sperare, peccato che invece nel 2023 si è assistito ad una diminuzione.
Di fatto però la domanda di posti negli studentati è aumentata. Gli studenti universitari nell’ultimo anno accademico sono aumentati del 2%, mentre quello degli universitari ‘mobili’ è salito al 32%, e di questa percentuale solo l’11,8% è coperto con un posto. Una soluzione potrebbe rintracciarsi, come riporta il Sole 24 ore, in iniziative come il Progetto Opa, volto all’acquisto e alla riconversione degli immobili inutilizzati di proprietà degli enti locali, che potrebbero essere trasformati così in alloggi per studenti creando più posti.