Nel corso della trasmissione “Storie Italiane”, andata in onda su Rai Uno nella mattinata di oggi, mercoledì 16 febbraio 2022, e condotta da Eleonora Daniele, si è tornati a parlare del caso della studentessa molestata da un professore di matematica e fisica quando aveva appena 14 anni presso l’istituto d’istruzione superiore di Castrolibero (Cosenza). L’inviata Roberta Spinelli ha riferito che gli ispettori inviati dal ministro Patrizio Bianchi si trovano ancora in loco: alle 9.20 sono entrati nella scuola e non si sono sbottonati con i cronisti presenti, anche se, alla domanda riferita al periodo della loro permanenza, l’ispettrice ha fatto intendere che rimarranno nell’istituto fino a quando non ci saranno tutti gli elementi per fare chiarezza e ha esortato corpo docente e studenti a farsi avanti, a dire ciò che sanno.



Un’allieva, di nome Rebecca, sul caso ha asserito: “Del professore abbiamo testimonianze veritiere, abbiamo delle e-mail in cui la preside invitava una ragazza da lui molestata a parlare con lei. Crediamo che un’adolescente non abbia necessità di inventare una molestia, dato che è già abbastanza difficile parlarne. Rimanere inermi di fronte a questi episodi, per me, comporta il fatto di fare proseguire la violenza. Noi combattiamo ancora per ottenere giustizia, che non chiediamo solamente a livello legale, ma anche a livello morale”.



STUDENTESSA MOLESTATA, GLI STUDENTI: “CHIEDIAMO LA SOSPENSIONE DELLA PRESIDE”

A “Storie Italiane”, sul caso della studentessa molestata Rebecca ha anche evidenziato che “abbiamo chiesto alla preside di starci accanto per evitare una frattura, ma il confronto è stato sempre dall’alto verso il basso, con grande distacco, come se noi fossimo suoi sudditi. Vogliamo essere creduti e che la dirigente venga temporaneamente sospesa fino a quando la magistratura non farà il suo corso”.

Le ha fatto eco Fausto, altro giovane alunno che coordina l’occupazione: “La preside è qui da 17 anni, il tempo che basta per creare un vero e proprio impero del male. Un termine che utilizzo con molta forza e molta franchezza, perché noi trovavamo sempre un muro da parte delle autorità scolastiche quando denunciavamo. Eravamo soli e si prende coscienza della propria forza solo quando 1.400-1.500 alunni si trovano in piazza, schierati tutti dalla stessa parte. Alla manifestazione di venerdì 18 febbraio arriveranno delegazioni di studenti da tutta la Calabria. Abbiamo anche fatto appello alle istituzioni politiche, affinché presenzino  per condannare l’accaduto”.