Lezione sospesa e insulti da parte dei compagni all’università di Bologna, perché una studentessa di Filosofia si è presentata in aula senza avere il Green pass. La ragazza, lo scorso 6 ottobre, avrebbe ricevuto urla e insulti, e sarebbe stata invitata a uscire, ma avrebbe rifiutato di farlo. La lezione è stata quindi annullata dalla docente e la decisione ha scatenato la rabbia degli altri studenti.
Secondo la denuncia della studentessa, alcuni colleghi l’hanno insultata fino a chiederle di rimborsare loro il biglietto del treno usato per raggiungere la facoltà. La ragazza a quanto pare avrebbe definito il Green pass nelle proteste di questi giorni in piazza una «infame tessera verde» e uno «strumento di discriminazione».
STUDENTESSA A BOLOGNA SENZA GREEN PASS: “VENGO TRATTATA DA MALATA SENZA ESSERLO”
Il Green pass è obbligatorio all’università per seguire le lezioni in presenza. La studentessa di Bologna ha detto di essere stata aggredita verbalmente da diversi colleghi perché, visto che non lo aveva e non voleva lasciare l’aula, la docente ha deciso di annullare la lezione. La ragazza ha detto di aver ricevuto «urla, insulti, pretese da parte dei pendolari di essere rimborsati del costo dei biglietti» accusando l’insegnante di non aver nemmeno tentato di fermare il “linciaggio” verso di lei.
La studentessa di Bologna ha accusato poi un gruppo di persone di averla aspettata fuori dall’università per minacciarla con frasi del tipo “se non fossi stata una ragazza ti avremmo già menata”. «Ci spingono all’odio uno contro l’altro, vengo trattata da malata senza esserlo», ha detto la studentessa “ribelle”.