Studenti comprano topi per occupare la loro scuola, il liceo “Primo Levi”, ubicato a Roma in via Francesco Morandini. La notizia sta facendo rapidamente il giro del web dopo essere stata pubblicata dal quotidiano “Il Messaggero”: dopo avere tentato di convincere i loro compagni a occupare le aule come fatto dai loro coetanei del “Peano” il 15 dicembre, i tre allievi hanno pensato di approfittare delle condizioni di sporcizia che si registrano in diverse aree della Capitale per riuscire a interrompere le lezioni grazie a un’occupazione a quattro zampe.



In particolare, i tre giovani hanno deciso di rivolgersi a un negozio situato presso un centro commerciale della zona per acquistare due roditori: un gerbillo piccolo e un grosso degu cileno. Poi, li hanno introdotti nell’edificio scolastico, fotografando proprio il degu nei bagni dei maschi e pubblicando il tutto sui social media. Lo scatto è rapidamente divenuto virale ed è stato rilanciato anche dalla pagina “Welcome to Favelas”, che conta oltre 500mila follower. Immediatamente, l’istituto d’istruzione superiore capitolino è divenuto uno dei più celebri a livello nazionale.



STUDENTI COMPRANO TOPI: PROFESSORE NE ADOTTA UNO

Come riportato ancora da “Il Messaggero”, gli studenti che hanno acquistato i topi sono stati scoperti dalla dirigente scolastica Daniela Petrozzi, la quale ha diramato una circolare in cui si legge quanto segue: “Sono stati trovati due animali, uno nel bagno dei ragazzi e uno in classe. Ne è stata subito informata la città metropolitana, per un intervento immediato. I due animaletti sono stati catturati. Sentiti gli esperti, è emerso che sono roditori domestici. Sono stati acquistati da tre ragazzi, presso un centro commerciale di zona per creare scompiglio e offrire un’occasione di protesta. Un’azione sciocca che crea panico e inasprisce gli animi”.



Uno dei professori, inteneritosi alla vista del piccolo gerbillo, ha deciso di salvarlo e di portarlo a casa con sé. Il tutto, mentre rimangono nell’Urbe ancora quindici scuole occupate da sgomberare da parte delle forze dell’ordine.