La fake news sulla scuola e cosa accadrebbe agli studenti in caso di sintomi Covid continua a circolare sui social, nonostante sia stata “sbufalata”. Ne abbiamo parlato anche noi nei giorni scorsi, ricostruendo quanto accaduto e spiegando come stanno le cose alla luce di quanto è stato deciso finora, ma come un fiume in piena ha proseguito la sua corsa. Il Ministero dell’Istruzione ha quindi deciso di intervenire, anche perché sui social si è aggiunta anche la catena di “anti autorizzazioni” dei genitori. Se uno studente mostrerà i sintomi riconducibili al Covid come febbre e tosse mentre è a scuola, dovrà fare ritorno a casa il prima possibile. Non verrà affidato all’Asl senza la possibilità di vedere i propri genitori. Lo ha ribadito anche il Miur, che ha parlato di «una grave fake news» riferendosi a quella che sta circolando sul web. In alcune chat WhatsApp e gruppi Facebook sono circolati in queste ore messaggi di genitori allarmati per le presunte regole previste dal governo in caso di diffusione del virus fra i banchi. Ma era appunto una bufala.



“STUDENTI CON SINTOMI COVID…” FAKE NEWS SU SCUOLA

«Il 14 settembre io non autorizzo nessun personale della scuola ad isolare mio figlio se dovesse presentare improvvisamente qualche linea di febbre», scrivono i genitori. E tanti altri messaggi di questo tipo si sono diffusi. Messaggi privi di fondamento per i quali il Ministero dell’Istruzione guidato da Lucia Azzolina è intervenuto assicurando che è tutto falso. È pur vero, però, che a meno di un mese dalla ritorno a scuola sono ancora molte le incognite per presidi e famiglie. Ma un passo avanti verrà fatto domani con la riunione del Comitato tecnico scientifico (Cts) che prenderà una decisione definitiva sulle mascherine e la gestione di eventuali casi Covid a scuola. Il testo, siglato il 6 agosto, è stato modificato dall’Istituto superiore di sanità ed è quasi pronto. Lo ha comunicato lo stesso Iss, che invita «a considerare le notizie riferite al documento stesso solo una volta che questo venga reso disponibile; in particolare sono da considerare fake news tutte quelle notizie che riportano che l’alunno o lo studente possano venire affidati all’autorità sanitaria, mentre è la figura del genitore che è chiamata a gestire tutti i percorsi».



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