A Olbia due studenti modello concluderanno in anticipo l’anno scolastico per andare a lavorare e guadagnare un mese di stipendio in più rispetto a quelli della consueta stagione estiva. La storia, riportata sulle colonne di Libero Quotidiano, arriva dall’Iis Amsicora. Soltanto pochi giorni fa i diretti interessati hanno bussato alla porta del preside per esporgli la loro inedita richiesta: “Abbiamo collezionato solo pochi giorni di assenza finora e abbiamo concluso tutte le verifiche con voti positivi, da domani possiamo non venire più?”.
Inizialmente il preside non credeva alle sue orecchie. Anzi, pensava che fosse una giustificazione per saltare le ultime interrogazioni. È così che ha preso informazioni attraverso i professori. Questi ultimi gli hanno confermato quanto detto in precedenza: l’anno dei due studenti era di fatto finito. I voti erano ottimi e la promozione assicurata, senza necessità di ulteriori test. Anche il registro delle assenze non lasciava dubbi. È così che il dirigente scolastico non ha potuto fare altro che accettare la richiesta: “Complimenti ragazzi, iniziate tranquillamente la stagione. Ci vediamo a settembre”.
Studenti modello che lavorano: un caso raro
La vicenda dei due studenti modello che a Olbia hanno chiesto di terminare in anticipo le lezioni per iniziare a lavorare per la stagione estiva è stata resa nota proprio dal preside Gianluca Corda con un post su Facebook, che è presto diventato virale. I protagonisti sono stati riempiti di applausi da utenti da ogni parte d’Italia. È chiaro che in molti vorrebbero che rappresentassero un esempio per i loro coetanei.
Un fenomeno di questo genere però è piuttosto raro. Gli studenti che lavorano si limitano alle Università, dove rappresentano il 17%, per lo più camerieri e commessi. Al contempo, a spopolare è il fenomeno opposto, quello dei cosiddetti neet, ovvero i giovani che non studiano né lavorano. In totale, nella fascia di età compresa tra i 15 e i 29 anni, sono ben 1,5 milioni. È così che un episodio come quello dell’Iis Amsicora finisce per fare scalpore.