Saranno quasi 540.000 gli studenti italiani impegnati nelle prove di maturità. Tra chi si diploma senza problemi e chi invece ha a che fare con la dispersione scolastica, c’è anche un altro dato che stupisce: quello sugli studenti plusdotati, ossia con un quoziente di intelligenza dai 120 in su, che hanno un rischio di abbandono scolastico più alto. Secondo i dati del Lab Talento, dell’Università di Pavia questi studenti in Italia sono il 5% della popolazione scolastica, dunque uno in ogni classe in media. L’intelligenza superiore alla media, però, non significa che possano far tutto da soli, senza un adeguato sostegno.
“È il contrario”, spiega Maria Assunta Zanetti, direttrice del Lab-Talento. “Se non accompagnati, ben gestiti, se la plusdotazione viene considerata un problema e non una risorsa per l’intera classe, se si fa l’errore di livellare o normalizzare il loro apprendimento al resto della classe, senza riconoscere i loro bisogni, si disperdono i talenti”. La scuola, come sottolinea La Stampa, non investe su queste persone. Dunque, è molto probabile che questi abbandonino l’istruzione in anticipo, non venendo sostenuti in alcun modo.
“La scuola con loro è matrigna”
A La Stampa, gli studenti plusdotati raccontano il loro calvario. Matteo, che vive a Genova e ha solo 17 anni, è pronto agli esami in anticipo. “Dalla prima elementare fino all’ultimo giorno di scuola mi sono imbattuto in docenti non preparati. Io ho faticato a rientrare nei canoni tradizionali, loro hanno dispeso più energie nel normalizzarmi al resto della classe che nell’accogliere la mia soggettività”. La famiglia lo ha affidato alle cure del Labtalento ma non per tutti è così. Zanetti, infatti, spiega che “Il malessere scolastico, specie tra gli adolescenti, sfocia anche in seri disturbi psicologici. Mentre alle medie registriamo un aumento dei casi di ragazzi plusdotati presi di mira dai compagni e bullizzati”.
Amela Melaccio, docente esperta in Gifted Education e referente dell’Alto Potenziale dell’Istituto Mazzini-Modugno di Bari, spiega a La Stampa: “La scuola con loro è matrigna. Non una madre accogliente. C’è una costante e dolorosa dispersione di talenti”. Eppure ci sono scuole che servono proprio a valorizzare questi studenti: la più grande è “Educa il Talento” in Lombardia, che conta 100 istituti. C’è anche da tempo una proposta di legge depositata alla Camera con delle Linee guida sulla Plusdotazione: al momento restano chiuse in un cassetto del Ministero.