Nuovo studio sui traumi cerebrali, Cnr dimostra che la molecola NGF, quando somministrata subito per via nasale potrebbe ridurre di molto il rischio di gravi conseguenze neurologiche come disabilità permanenti ed ischemie.
Da uno studio scientifico preclinico è partita una ricerca da parte dell’Istituto di farmacologia translazionale del Consiglio Nazionale Cnr, e successivamente una sperimentazione, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista British Journal of Pharmacology.  I ricercatori hanno messo in campo la molecola NGF Nerve Growth Factor, una proteina responsabile dello sviluppo dei nervi cerebrali, attraverso la somministrazione della stessa in formato da inoculare per via nasale, hanno dimostrato un netto miglioramento delle condizioni successive ad un trauma cerebrale.



Questo nuovo metodo potrebbe quindi limitare i danni ed evitare l’espandersi del trauma anche già in sede di lesione. Portando il paziente che viene trattato, anche a distanza di mesi, ad una minore esposizione ad ulteriori complicanze quali: l’ischemia, i danni permanenti psico-motori e quindi a contenere il rischio di sviluppare peggioramenti



Molecola NGF e traumi cerebrali: la prossima sperimentazione in Italia

Luigi Manni, ricercatore del Cnr ed autore dello studio sulla molecola NGF, ha dichiarato su Quotidianosanità: “Sappiamo che le lesioni cerebrali traumatiche (TBI), che rappresentano uno dei maggiori problemi nel campo della neurologia, causano ogni anno in Europa circa 1,5 milioni di ricoveri e le popolazioni pediatriche e adolescenziali risultano essere ad alto rischio.” Quindi questa ricerca potrebbe essere il primo passo verso una sperimentazione italiana autorizzata, che attraverso l’inoculazione del nuovo farmaco intranasale messo a disposizione da Dompè Framaceutici, potrebbe risultare di grande aiuto nel campo delle scienze neurologiche.



Non solo per pazienti con traumi crerebrali cronici, ma soprattutto per trattare immediatamente le lesioni, ed agire con le cure primarie più utili nel limitare un danno grave al cervello e al sistema nervoso. La ricerca è stata finanziata dal Ministero della Salute ed ha visto la partecipazione di vari esperti e ricercatori della Fondazione Policlinico Gemelli di Roma.