I vaccini sono efficaci contro la variante Delta del covid, il nome tecnico della variante indiana. Lo conferma un nuovo studio del Regno Unito del PHE (il servizio sanitario nazionale, il Public Health England), che ha sottolineato come l’efficacia media dei vaccini si conferma per il 75% dei casi, anche con quelli della nota variante. Inoltre, viene confermato che basta una dose di Pfizer e AstraZeneca per evitare nella maggior parte dei casi l’ospedalizzazione, anche per quanto riguarda la Delta. Numeri quindi decisamente importanti, tenendo conto che negli ultimi sette giorni oltre Manica si è avuto un nuovo boom di contagi, cresciuti rispetto alla settimana prima del 79%.



Il covid sta quindi tornando a fare paura nel Regno Unito, e nell’ultima settimana ci sono stati circa 76mila casi, per una media di più di 10.000 ogni giorno (in Italia al momento viaggiamo fra i 1.000 e i 2.000). La maggior parte dei casi si è sviluppata in particolare in Inghilterra e in Scozia, e rappresentano praticamente il 99% del totale, numeri che dal BelPaese bisogna guardare con estrema attenzione anche perchè il Regno Unito è stato una sorta di “banco di prova” per l’Europa nel corso di questa lunga pandemia di covid.



STUDIO UK, VACCINI EFFICACI CONTRO VARIANTE DELTA, E IN INGHILTERRA “SMONTA” LA PAURA…

Sulla questione è intervenuto il sottosegretario alla salute, Pierpaolo Sileri, che intervistato dai microfoni di Rai Radio 1 ha spiegato: “Blocco voli dal Regno Unito? Molto dipenderà dalla certezza o meno che la variante Delta non eluda i vaccini a nostra disposizione: questo è il nodo vero, perchè se elude i nostri vaccini allora è chiaro che un blocco dei voli dalla Gran Bretagna potrebbe essere necessario”, dichiarazioni che hanno anticipato l’annuncio di Speranza, circa 5 giorni di quarantena per chi arriva dal Regno Unito.



Tornando all’Inghilterra, c’è da dire che nonostante i casi siano aumentati, non vi è stata una vera e propria esplosione e soprattutto gli ospedali non stanno registrando un boom di nuovi ingressi, di conseguenza è probabile che le riaperture, previste per il 19 luglio, possano essere anticipate al 5.