Lo stupore come terapia per migliorare la salute
Secondo un sempre più ampio e diffuso filone di pensiero, stupirsi potrebbe funzionare da terapia per migliorare la salute. A lungo ignorato dalla ricerca scientifica, quel particolare stato d’animo che si prova quando qualcosa stupisce, fa dire “Wow” e lascia a bocca aperta, sembra essere infatti collegato ad una serie di reazioni chimiche all’interno dell’organismo umano, portando ad un generale miglioramento della salute e probabilmente anche del sistema immunitario.
A parlare dei possibili grandi benefici dello stupirsi è soprattutto una ricerca condotta dallo psicologo Dacher Keltner, docente all’università di Berkley, in California. Consulente anche del film “Inside out”, completamente incentrato sulle emozioni, ha condotto una sorta di revisione di altri testi già pubblicati, arrivando a delle conclusioni che, se dimostrate e comprese fino in fondo, potrebbero probabilmente rivoluzionare la ricerca del benessere. Stando a quanto ha concluso Keltner, citato dal Corriere della Sera, stupirsi è fondamentale tanto quanto provare felicità e amore, emozioni a lungo decantate per le loro ripercussioni sul benessere fisico e mentale. Infatti, lo stupore sarebbe in grado di stimolare il rilascio di ossitocina, ovvero il famoso ormone del benessere.
Stupirsi tra il nervo vago e il lobo temporale sinistro
Non si tratta di un vero e proprio studio scientifico, quello che parla dei benefici di stupirsi, quanto piuttosto di un particolare punto di vista. Nel 1972, infatti, uno studio aveva concluso che le emozioni di base per l’essere umano sono sei (gioia, paura, tristezza, disgusto, sorpresa e rabbia), individuate in base allo stimolo che producono del cervello e alle sue reazioni sul corpo umano, come per esempio l’accelerazione del battito cardiaco, o la salivazione.
Stupirsi, però, non sembrava annoverato tra le emozioni fondamentali, ed infatti secondo lo psicologo si tratta di una cosa completamente a se stante. Complessivamente, si produce una reazione unica tanto nel volto, quanto nel cervello che porta all’attivazione del nervo vago, che a sua volta rallenta la frequenza cardiaca, distende la respirazione e porta a un generale buonumore. In passato c’era stata, inoltre, un’altra ricerca giapponese che aveva dimostrato che stupirsi disattiva temporaneamente il lobo temporale sinistro del cervello, imputato alla percezione di se stessi, colpevole del senso di inadeguatezza e della paura.