Miriam, stuprata dai satanisti quando ancora era una ragazzina affidata a genitori adottivi, dopo anni di denunce spesso mai accolte e accuse rimaste inascoltate finalmente, come riporta il quotidiano Il Giornale, il Pm Stefano Ammendola ha chiesto il rinvio a giudizio predisponendo il processo per i due coniugi Fabio Bertin e Rosa Stefanazzi, presunti colpevoli per i reati di riduzione in schiavitù e stupro aggravato. La svolta giudiziaria è stata commentata positivamente dall’avvocato di Miriam, Massimo Rossi che ha dichiarato “Finalmente abbiamo trovato un magistrato capace di riconoscere quanto emergeva fin dal primo momento: la mia assistita ha sempre detto la verità“.



Questo perchè dai racconti della donna è emersa una storia complicata, fatta soprattutto di magistrati che non avevano mai creduto alle violenze, alcuni addirittura arrivando a colpevolizzare la vittima in quanto accusata di aver inventato storie non veritiere, forse proprio per la terribile violenza e il contesto riportato nelle testimonianze. Ora però la Procura di Milano sta lavorando al ritrovamento di prove e riscontri concreti, che hanno portato il fascicolo ad approdare di fronte al giudice preliminare Sofia Fioretta.



La storia di Miriam stuprata dai satanisti e ridotta in schiavitù dai genitori adottivi

Dalla storia di Miriam emergono particolari raccapriccianti sulle violenze subite quando ancora minorenne in mano ai due genitori affidatari. Il padre la costringeva ad avere rapporti in uno stato di costrizione e soggezione simile alla schiavitù, e durante questo periodo la ragazza rimase anche incinta. Poi stupri di gruppo compiuti durante riti satanici e messe nere, dei quali ci sono anche prove fornite con perizie mediche, una in particolare quella di una “ricucitura della vagina” in seguito agli abusi.



Nonostante le testimonianze però il percorso dell’inchiesta è stato sempre abbastanza accidentato, più volte i giudici avevano affermato che Miriam non risultava credibile e per questo i due genitori adottivi avevano sempre evitato i processi. Ora la ragazza dice di essere convinta che ci siano altre vittime come lei, e dichiara di voler andare a fondo nella vicenda. Anche perchè più volte aveva denunciato una certa “protezione” nei confronti dei due coniugi, anche da parte delle forze dell’ordine dichiarando alla stampa “Sono terrorizzata. Bisogna fermarli. Non lo dico solo per me. Ci sono state altre vittime e altre ce ne saranno. Perché fino ad ora loro sono rimasti intoccabili“.