Hamas ha perpetrato stupri di massa in occasione dell’attacco ad Israele dello scorso 7 ottobre. Le violenze, come riportato da Repubblica, sono state filmate con le bodycam e pubblicate sui social network. I video, tuttavia, non sono l’unica testimonianza di queste immani crudeltà nei confronti delle donne, mostrate con i vestiti strappati e ricoperte di sangue. 



I soccorritori hanno rivelato infatti di avere trovato dei cadaveri nudi nelle camere da letto, in molti casi con il bacino o le gambe rotte a causa delle torture subite. Ad alcune vittime sono stati anche asportati i seni. Atrocità che sono state confermate anche dalle poche sopravvissute al massacro. Non è da escludere, in tal senso, che ci siano anche delle donne tenute in ostaggio che sono ancora nelle mani degli stupratori a Gaza, senza possibilità di ricevere le cure mediche urgenti di cui avrebbero bisogno. Le prove del crimine sono abbondanti, ma tutto tace.



Stupri di massa durante l’attacco di Hamas del 7 ottobre: il silenzio della comunità internazionale

La comunità internazionale, come denunciato dalla storica israeliana Tamar Herzig che ha scritto l’editoriale, infatti, non sembra interessarsi agli stupri di massa avvenuti durante l’attacco di Hamas a Israele dello scorso 7 ottobre. Non c’è nessuna traccia del #MeToo, né di altre associazioni femministe. Il silenzio sul tema è assordante. “Negare che sia accaduto, indebolisce le conquiste più importanti ottenute del movimento nell’ultimo mezzo secolo e mette in pericolo le donne di tutto il mondo”, ha sottolineato la docente dell’Università di Tel Aviv.



È evidente, dunque, che lo stupro sia ancora un crimine di guerra purtroppo sminuito. È solo nel 1994, dopo quanto accaduto in Bosnia, che è diventato perseguibile come tale. Anche a distanza di decenni, tuttavia, a livello mediatico resta poco considerato. Eppure, come rivelato dall’esperta, non è insito nella cultura locale né tantomeno giustificato. È stato infatti quasi assente nel conflitto israelo-palestinese dal 1948 al 2019. Adesso tutto è cambiato.