Sono arrivate le condanne in merito alla terribile vicenda dello stupro avvenuto a Caivano ai danni delle due cuginette minorenni di 12 e 10 anni, notizia che la scorsa estate aveva sconvolto l’Italia. Anita Pollito, giudice del tribunale dei minori di Napoli ha emesso una condanna per lo stupro di Caivano ai danni di tre dei sette minori coinvolti: una pena di 9 anni (per due degli imputati) e di 10 anni di reclusione. Di fatto il giudice, dopo una camera di consiglio breve, ha confermato le richieste del pubblico ministero Claudia De Luca, che aveva chiesto delle pene esemplari per gli imputati, comprese appunto fra i 9 e i 10 anni. Alla luce delle sentenze è evidente come fossero gravissime le responsabilità di tre minorenni, con una serie di abusi indecenti subiti dalle due giovani vittime, tra l’altro per mano di ragazzini non ancora maggiorenni.



Il processo nei confronti degli imputati si è svolto con il rito abbreviato, ed anche per questo la sentenza è arrivato dopo solo un anno dalla vicenda, che ricordiamo, aveva obbligato lo stato a intervenire per tornare a fare sentire la sua voce al Parco Verde di Caivano, una delle principali piazze di spaccio non soltanto del Paese, ma d’Europa, e luogo dimenticato da tutti.



STUPRO CAIVANO, LE CONDANNE: LA PRECEDENTE SENTENZA PER I DUE MAGGIORENNI

Si erano così verificati una serie di blitz delle forze dell’ordine nelle settimane successive, che hanno portato ad arresti, perquisizioni e sequestri di grandi quantità di stupefacenti e armi. L’epilogo di questa vicenda sono state le condanne per la vicenda dello stupro di Caivano giunte in queste ore, che chiudono così il cerchio dopo le decisioni del giudice di una settimane fa, inerenti invece un altro processo parallelo, quello per i maggiorenni coinvolti sempre nella violenza sessuale ai danni delle due cuginette.



Nei confronti dei due imputati sono giunte condanne di 13 anni e 4 mesi di reclusione (per il 20enne Pasquale Mosca) e di 12 anni e 5 mesi di galera per il 19enne Giuseppe Varriale, due condanne che in questo caso sono state addirittura più alte rispetto alle richieste della procura.