Per lo stupro di gruppo di Catania ai danni di una 13nne, avvenuto due giorni fa presso i giardini comunali della Villa Bellini, il gip per i minorenni ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti i tre indagati. Come riferisce TgCom24.it si tratta di due minorenni e un giovane che ha già 18 anni e la cui posizione sarà quindi trasmessa alla procura distrettuale. Negli interrogatori di garanzia davanti ai giudici dell’udienza preliminare i sette fermati hanno negato qualsiasi coinvolgimento, ripetendo più volte la frase “non sono stato io”, compresi due egiziani, uno minorenne e l’altro già maggiorenne, ritenuti gli autori diretti degli abusi, accusati da vittima e fidanzato, e inchiodati dal dna estrapolato dalle tracce biologiche trovate sugli indumenti della 13enne.



I due, assieme ad un terzo minorenne, sono stati comunque arrestati in carcere, mentre per gli altri quattro è attesa una decisione nelle prossime ore. Attraverso gli atti delle Procure è emersa la ricostruzione drammatica di quanto avvenuto, con la giovane coppia che sarebbe stata accerchiata dal gruppo dopo di che uno dei ragazzi avrebbe spinto la 13enne in uno dei bagni dove è poi avvenuta la violenza.



STUPRO DI GRUPPO A CATANIA AI DANNI DI UNA 13ENNE: “TREMAVO COME UNA BIMBA”

Lei avrebbe cercato di opporsi ma senza riuscirci, “Tremavo come una bambina”, ha detto ai pm. La 13enne ha provato anche a difendersi, riuscendo però soltanto a dire “basta, per favore, non lo fare”. A quel punto è subentrato un secondo violentatore mentre un terzo indagato si “affacciava” da un muretto forse per vedere la scena.

Quest’ultimo ha spiegato alla Procura di essere intervenuto in quanto sentiva urlare e di aver detto all’aggressore di fermarsi ma la ragazza ha smentito questa ricostruzione, dicendo che “nessuno ha detto ‘lasciatela stare’ o ha cercato di interrompere la violenza”. Il fidanzato, nel frattempo, era stato bloccato fuori dai bagni, minacciato e picchiato, con uno del branco che gli avrebbe anche urlato: “io sono pazzo, posso ammazzarti”.