Possibile svolta a Matera, in merito allo stupro di gruppo eseguito ai danni di due turiste inglesi minorenni. Come riferito da numerosi organi di informazione online stamane, le forze dell’ordine hanno arrestato quattro persone. La violenza sessuale sarebbe avvenuta, riferisce l’edizione online di Rainews, durante una festa in una villa a Marconia di Pistici nella notte fra il 7 e l’8 settembre scorso, meno di una settimana fa. L’indagine è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Matera e le quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state disposte dal gip Angelo Onorati, su richiesta della stessa procura della Città dei Sassi. Un’inchiesta che è stata praticamente lampo visto che nel giro di pochi giorni gli inquirenti hanno trovato i presunti responsabili, emettendo misure cautelari di conseguenza dopo che è stato evidenziato in modo chiaro “la brutalità, la gravità ed efferatezza delle violenze commesse con modalità subdole, che avrebbero potuto essere reiterate nei confronti di altre donne”.



STUPRO DI GRUPPO A MATERA: VITTIME VIOLENTATE E PICCHIATE

I quattro finiti in manette avrebbero prima picchiato le due turiste in maniera violenta, con calci e pugni, poi avrebbero abusato di loro. Una volta che lo stupro è stato portato a termine, le due minorenni sono rientrate in casa ed hanno chiamato il 118; a quel punto, come da prassi, è scattato il ricovero presso l’ospedale, in questo caso, il “Madonna delle Grazie” di Matera, e le due giovani vittime sono apparse in stato di shock e in preda al dolore. Subito dopo la denuncia la polizia ha iniziato ad ascoltare diverse persone, fra cui alcune presenti alla festa di cui sopra, ed ha anche visionato i filmati delle telecamere di sorveglianza, risalendo poi ai responsabili. Le due giovani turisti inglesi si trovavano a Pisticci visto che proprio lì si trovano alcuni parenti di una delle due ragazze la cui famiglia ha origini appunto lucane. Il sindaco ha commentato tale episodio attraverso la propria pagina Facebook scrivendo: “Questo è il momento in cui deve emergere forte lo spirito della nostra comunità, una comunità sana che non può e non dovrà mai abituarsi a simili episodi e per questo non può permettersi di tacere chi è in grado di aiutare gli inquirenti a mettere fine a questa vicenda”.

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