Ancora un caso di violenza a scapito di una ragazza di appena 19 anni di Ceccano, in provincia di Frosinone, quello narrato dalla trasmissione Ore 14 nella puntata di oggi, venerdì 25 marzo. Secondo una prima ricostruzione, tra fine febbraio e inizio marzo la ragazza avrebbe incontrato alcuni ragazzi nella piazza di Ceccano e dopo la festa di compleanno di un loro amico si sarebbero allontanati dal gruppo per venire in un appartamento abbandonato al primo piano e di proprietà di uno dei tre ragazzi accusati di violenza sessuale. Al piano di sotto abitano due famiglie le quali proprio la sera del presunto stupro di gruppo avrebbero sentito schiamazzi, mobili che venivano spostati ma senza dare tanto conto dal momento che accadeva spesso. La 19enne sarebbe stata portata in quell’appartamento dai tre coetanei e proprio qui sarebbe avvenuta la violenza.



In seguito ha denunciato la violenza subita e per questo è stato aperto un fascicolo per violenza sessuale ed i tre ragazzi sono stati iscritti nel registro degli indagati. Come emerso dalla trasmissione di Rai2, è stato posto sotto sequestro l’immobile e lo scorso mercoledì è stata eseguita una prima perquisizione. Stando alle ultime notizie la prossima settimana arriveranno gli uomini del Ris a caccia di tracce biologiche che possano confermare quanto denunciato dalla ragazza.



Stupro di gruppo Ceccano: “bravi ragazzi”

Sul fatto di presunta violenza sessuale di gruppo a Ceccano indagano i carabinieri di Frosinone che si sono prontamente attivati dopo la denuncia della ragazza procedendo successivamente con il sequestro dell’immobile. Le indagini sul caso sono secretate e c’è massimo riserbo. I legali dei tre ragazzi al momento non si sono pronunciati, limitandosi a descriversi come ‘bravi ragazzi’, integrati nel tessuto sociale, studenti, che non avrebbero mai fatto una cosa del genere. Tutti e tre appartengono a famiglia del posto conosciute a Ceccano.



Si attendono ora le risultanze degli esami del Ris che saranno comparate con il Dna dei ragazzi. Occorre inoltre capire se nell’appartamento saranno o meno rinvenute tracce di droga e/o alcool per capire in che stato versava la presunta vittima e gli stessi ragazzi. “Questa è una fase molto delicata perché occorre fare una serie di verifiche per stabilire la dinamica dei fatti, riscontrare la versione della persona offesa e verificare chi ha fatto parte dell’eventuale attività criminale”, ha commentato Roberta Bruzzone.