A “Storie Italiane”, in occasione della puntata andata in onda lunedì 24 gennaio 2022, si è parlato dello stupro di gruppo ai danni di una ragazza di sedici anni, avvenuto il 31 dicembre 2020 a Roma Primavalle. Era il periodo in cui l’Italia intera era bloccata in casa, il primo Natale sotto restrizioni e su Instagram, WhatsApp e sui social una ragazza scrisse che cercava un posto dove festeggiare Capodanno, nonostante le disposizioni governative e la zona rossa lo impedissero. La giovane non era della zona di Primavalle, bensì dei Parioli. A risponderle sono stati alcuni giovani, che hanno messo a disposizione una villa privata per celebrare l’arrivo del nuovo anno. Nel contempo, sono state invitate altre ragazze e sono stati introdotti nell’abitazione droga, alcol e psicofarmaci.



A un certo punto, nel corso della festa, ha riferito l’inviato di Rai Uno Maurizio Licordari, un’adolescente figlia di un diplomatico e residente in Spagna, si è recata nel bagno della casa, consumando un rapporto sessuale con uno di questi ragazzi. Il punto è che “era già sotto l’effetto di alcol e forse di alcune sostanze stupefacenti. A un certo punto, arriveranno quattro ragazzi che si presenteranno davanti alla porta della stanza e abuseranno a turno di lei. Uno di essi aveva anche tracce di sangue sulla sua maglietta”.



STUPRO DI GRUPPO, LA VITTIMA: “NON RIUSCIVO A CAMMINARE, IL MIO CORPO MI FACEVA SCHIFO”

Nel prosieguo della trasmissione condotta da Eleonora Daniele, è stata mostrata la testimonianza della vittima dello stupro di gruppo del 2020 a Primavalle: “Non ho idea se qualcuno abbia messo qualcosa nel bicchiere, forse droga. Ho iniziato a perdere i sensi. Non riuscivo a fare nulla, nemmeno a parlare. Mi sono seduta e ho chiamato il papà di una mia amica. Quando è arrivato, sono uscita dalla villa che camminavo tutta storta. Mi ha chiesto come stessi, gli ho detto in lacrime che ero caduta dalle scale, che non sapevo che cosa mi fosse successo”.



E, ancora: “Provavo una sensazione di schifo verso di quello che mi era successo, non riuscivo nemmeno a toccare il mio corpo e ancora adesso perdura questa sensazione. Mi sono lavata con l’acqua calda, la più calda che potessi sopportare. Le mie amiche si sono allontanate e hanno attribuito a me la colpa di quanto era successo”.