Un nuovo caso di violenza esplode dopo quello relativo allo stupro di gruppo di Palermo ai danni di una 19enne. Stando a quanto riportato dall’Ansa, due 13enni sarebbero state abusate da sei adolescenti nel Parco Verde di Caivano (Napoli) e l’unico maggiorenne tra i presunti autori dello stupro sarebbe stato già individuato e fermato. Si tratta di una vicenda ricostruita dal quotidiano Il Mattino, secondo cui i fatti risalirebbero ai primi dello scorso luglio. Le vittime sarebbero state condotte con l’inganno in un capannone abbandonato della zona ed è lì che si sarebbero consumate le violenze.



La conferma dello stupro sarebbe arrivata dalle visite mediche condotte in due ospedali, e per le due minorenni sarebbe stato disposto l’allontamento dal Parco Verde per essere destinate a una casa famiglia. Le indagini sarebbero scattate nelle scorse settimane e sarebbero andate avanti nel totale riserbo fino alla notizia del fermo a carico di un giovane ritenuto parte del gruppo. Al vaglio degli inquirenti ci sarebbero alcuni telefonini i cui contenuti potrebbero contribuire all’inchiesta fornendo elementi utili all’identificazione degli altri soggetti coinvolti.



Le indagini sullo stupro di gruppo denunciato a Caivano dopo quanto accaduto a Palermo

I fatti di Caivano, su cui da settimane sarebbero in corso indagini serrate e blindate per non compromettere l’esito dell’inchiesta volta ad accertare identità e responsabilità, esplodono sulle cronache poco dopo quanto accaduto a Palermo ai danni di una 19enne. Lo stupro di gruppo in provincia di Napoli vedrebbe vittime due minorenni che sarebbero finite nel mirino di sei adolescenti tra cui un solo maggiorenne. Quest’ultimo sarebbe stato rintracciato e fermato, ma si continua a lavorare per arrivare al resto dei presunti autori delle violenze.



L’indagine dei carabinieri sarebbe scaturita dalla denuncia di alcuni familiari delle 13enni, riporta Adnkronos, presentata nei primi giorni di agosto e relativa a fatti che si sarebbero verificati a luglio. L’analisi di alcuni cellulari, che attualmente sarebbero al vaglio di chi indaga, potrebbe consegnare agli inquirenti un quadro di elementi utili a determinare con esattezza la dinamica della vicenda. Nel frattempo, sul fronte del caso di Palermo si sarebbe registrata una importante novità nelle scorse ore: l’unico minorenne del gruppo accusato di aver stuprato una 19enne al Foro Italico, inizialmente scarcerato e destinato dal gip ad una comunità, sarebbe tornato in carcere per subentrate evidenze che avrebbero reso necessario un aggravamento della misura cautelare.