Sono ore decisive per l’inchiesta sullo stupro di Palermo, vittima una 19enne violentata da un gruppo di giovani tra cui un minorenne. Oggi sono tutti indagati e si trovano in carcere, ma per uno di loro, considerato elemento tra i più attivi nella vicenda, sarebbe arrivato un nuovo colpo di scena: un altro avvocato avrebbe rimesso il mandato dopo la rinuncia del primo legale a margine dell’arresto. In queste ore, riporta Il Corriere della Sera, la famiglia dell’indagato avrebbe contattato un altro penalista che dovrà decidere se accettare o meno l’incarico.
L’avvocato che ha rinunciato poche ore fa, si apprende dal quotidiano, avrebbe parlato di una scelta dovuta al venir meno del rapporto fiduciario con il cliente. Secondo quanto trapelato, la frattura tra difensore e assistito sarebbe stata innescata dalla mancata comunicazione, da parte di quest’ultimo, della decisione di affidarsi a un altro professionista. Nelle stesse ore è arrivato il no del Riesame all’istanza di scarcerazione per lo stesso indagato: la revoca della misura cautelare disposta, il carcere, sarebbe ritenuta impossibile dal Tribunale della Libertà per via dei gravi indizi di colpevolezza a carico, riporta ancora Il Corriere. Si tratta del quarto rigetto dall’inizio dell’inchiesta: altri tre degli indagati, infatti, si sono visti respingere la richiesta di scarcerazione nei giorni scorsi. L’unico minorenne del gruppo al momento dei fatti, diventato maggiorenne poco dopo lo stupro, inizialmente scarcerato dal gip per la sua presunta “resipiscenza“e affidato a una comunità di recupero, è tornato in cella dopo essersi “vantato” sui social.
Stupro di Palermo: nuove immagini confermerebbero il racconto della ragazza
Nelle ultime ore, una novità si è insinuata nel caso e potrebbe aggravare la posizione dei sette giovani indagati. Secondo quanto riportato da Live Sicilia, nuove immagini agli atti dell’inchiesta, parte del fascicolo fotografico contenente le sequenze delle telecamere di videosorveglianza della zona, confermerebbero il racconto della ragazza e cristallizzerebbero la successione degli eventi di quella terribile notte di luglio. La versione della 19enne che ha denunciato il branco troverebbe riscontro nei fotogrammi acquisiti dagli inquirenti
Le immagini mostrerebbero, riporta TgCom24, il momento in cui la ragazza viene portata sotto braccio dal gruppo di ragazzi prima della violenza sessuale, nel tragitto dalla Vucciria al Foro Italico dove sarebbe avvenuto lo stupro. Le telecamere in Vucciria avrebbero ripreso anzitutto i sette giovani e uno di loro che, dopo essersi allontanato, sarebbe poi tornato in compagnia della vittima. Uno degli indagati, secondo quanto emerso, si sarebbe rivolto ad un barista sollecitandolo a somministrarle dell’alcol: “Falla bere, poi ci pensiamo noi“. Immagini e parole che ricalcano un orrore di proporzioni devastanti.