Si sta ancora indagando per cercare di ricostruire l’episodio dello stupro di Matera, due giovani 15enni che sarebbero state violentate da un branco di ragazzi, che negano però qualsiasi coinvolgimento. A Storie Italiane, su Rai Uno, l’intervento del padre di una delle due vittime, che ha confessato al telefono: “Moralmente e fisicamente sono distrutto, l’ho saputo tramite telefonata di mia figlia, che gridava di ragazzi, botte… era molto confusa, poi mi è arrivata un’altra telefonata di mia figlia quando era più calma, mi ha detto che lei e l’amica erano state drogate, rapinate e poi violentate. E’ stato un incubo – ha aggiunto – una freccia, una martellata al cuore. Loro mettono sempre l’Italia avanti, dicono che sono italo-inglesi, ma non so perchè questo episodio”.
STUPRO DI GRUPPO A MATERA: “SONO BULLI, MA LA REALTA’ NON E’ IL CINEMA”
Le condizioni mentali delle due giovani vittime sembrano comunque abbastanza stabili: “Le bambine sono molto forti mentalmente e molto intelligenti, perchè questi bulli, questi ragazzi, loro pensavano si trattasse di vittime che dovevano stare zitte, ma hanno detto che loro non hanno paura di nessuno, la giustizia farà il suo corso, hanno detto che devono essere puniti”. Il padre ha aggiunto: “Sono state drogate, rapinate e violentate come se fossero niente, la prima cosa che ho detto a mia figlia è stata di essere forte e lei mi ha detto che lo sarà sempre. La vita è per vivere bene, loro pensano di essere bulli ma la realtà non è la tv, il cinema… la realtà è quello che stanno provando, e quello che succederà poi. Io mi auguro di poter tornare ad una vita normale e che la legge italiana mi renda orgoglioso di dire di essere un cittadino italiano, la giustizia farà il suo corso”. Al momento vi sono 4 ragazzi in carcere e altri 4 sono indagati a piede libero. Il gruppo dice che le due 15enni erano consenzienti. “Sono state trattate con disprezzo – ha aggiunto l’avvocato delle vittime – e con un atteggiamento di crudeltà assolutamente maligna”.