La premier scozzese Nicola Sturgeon si è resa protagonista di una gaffe televisiva. Come racconta il “Daily Mail” sull’edizione in edicola oggi, martedì 31 gennaio 2023, il primo ministro ha dichiarato in un’intervista che “le donne trans sono donne, ma nel contesto attuale non esiste un diritto automatico per una donna trans”. Alla domanda se questo significasse che vi sono circostanze in cui una donna trans non è una donna, la leader dell’SNP ha spiegato: Ci sono circostanze in cui una donna trans sarà ospitata nelle carceri maschili, opzione non percorribile per le persone “biologicamente donne”.



Quindi, Sturgeon, ha confermato che la situazione è diversa per le donne trans, ma ha rifiutato di accettare che questo significhi che non sono uguali alle altre donne: “C’è un processo di valutazione del rischio per le donne trans che tiene conto della natura del reato. È chiaro che i reati s*ssuali destano notevoli preoccupazioni. Insomma, non sempre le donne trans sono donne, secondo questo ragionamento.



NICOLA STURGEON, GAFFE IN TV: I COMMENTI

Dopo che la clip video dell’intervento a mezzo televisivo di Nicola Sturgeon è stata diffusa in rete, la deputata conservatrice scozzese Rachael Hamilton ha commentato: “La premier Sturgeon è completamente fuori luogo in questa intervista da incidente stradale!”. Il suo collega conservatore scozzese Craig Hoy ha detto: “Nicola Sturgeon si sta annodando su se stessa. È stata avvertita e non ha ascoltato”. Il consigliere del Ministero dell’Interno Nick Timothy, continua il “Daily Mail”, ha asserito: “Credo che Sturgeon stia ammettendo che le donne trans non sono donne. Il che è l’opposto della sua proposta di legge”.



Il tutto mentre in Inghilterra il dipartimento per l’Educazione sta affrontando richieste per non introdurre
l’ideologia “woke” nelle nuove linee guida per le scuole. Il deputato tory Nick Fletcher, che fa parte della commissione per l’Istruzione, ha dichiarato che gli insegnanti dovrebbero essere autorizzati a mettere in discussione l’identità e i pronomi di genere degli alunni: “Devono avere libertà di parola e libertà di coscienza – ha scritto in un articolo per il sito web ‘Conservative Home’ –. Dovrebbero essere in grado di tollerare, rispettare, mettere in discussione e sfidare l’identità scelta da un alunno nello stesso modo in cui potrebbero coinvolgere un alunno con interesse per le sue convinzioni religiose”.