Ha beffato tutti Jasper Stuyven, vincitore della Milano-Sanremo 2021, la Classicissima che tutti i pronostici della vigilia assegnavano in partenza ad uno dei tre fenomeni del ciclismo mondiale: Alaphilippe, Van Aert o van der Poel. Nella discesa della Cipressa, invece, il corridore belga ha approfittato di una fase di stanca della corsa ed è scattato in faccia a tutti i favoriti, resistendo anche al ritorno del drappello di inseguitori sotto il traguardo di via Roma e a Søren Kragh Andersen, che per primo aveva battezzato la ruota di Stuyven. Ventotto anni, in forza al team Trek-Segafredo, lo stesso di Vincenzo Nibali e Giulio Ciccone, per Stuyven la Sanremo è il sigillo ad una carriera che fino ad oggi non aveva confermato le attese che circolavano sul suo conto da juniores. Correva l’anno 2009, infatti, quando Stuyven si impose ai mondiali in linea di categoria. Fuoco di paglia? Certo che no: l’anno dopo, nel tentativo di difendere la maglia iridata, finì terzo…



JASPER STUYVEN, L’EX CAMPIONE DEL MONDO JUNIOR SBOCCIA A PRIMAVERA

Talento ne ha sempre avuto Jasper Stuyven, così come una particolare predilezione per il pavé e lo sterrato emersa fin da ragazzo con il secondo posto ottenuto alla Paris-Roubaix Espoirs e il terzo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi Under-23. Risultati che attirano su di lui le attenzioni della Trek Factory Racing, con cui passa professionista nel 2014. Nel 2015 arriva il suo primo successo in una tappa di un Grande Giro, la Vuelta Espana, quando regola in volata un gruppo di una sessantina di corridori sul traguardo di Murcia. L’anno dopo conferma la sua attitudine per le corse di un giorno vincendo la Kuurne-Bruxelles-Kuurne, una delle tre semi-classiche che con la Omloop Het Nieuwsblad e la Gand-Wevelgem fanno da apripista al Giro delle Fiandre, ancora una volta con un’azione da grande finisseur anticipando il gruppo. Ma è sul pavè della Roubaix che Stuyven mostra il suo meglio: nel 2017 è nel gruppo di cinque corridori che si gioca allo sprint nel velodromo la corsa e chiude quarto; l’anno successivo invece finisce quinto nell’edizione vinta da Peter Sagan. In Italia, Stuyven si era fatto apprezzare per l’attivismo mostrato in alcune tappe del Giro 2017. Niente però di paragonabile all’exploit odierno: l’assolo alla Sanremo è il punto esclamativo della sua carriera, la conferma che il talento dell’ex iridato junior non è appassito, aspettava solo di fiorire nella Classica di Primavera.

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