Radiomercato racconta che è pressoché imminente il suo trasferimento dal Barcellona all’Atletico Madrid, ma Luis Suarez deve fare i conti con la presunta truffa legata all’esame di italiano sostenuto lo scorso 18 settembre 2020, necessario per ottenere la cittadinanza italiana, a sua volta requisito fondamentale per il suo possibile passaggio alla Juventus. Proseguono le indagini sull’Università di Perugia: oggi è stato sentito per oltre due ore uno degli esaminatori del Pistolero, Lorenzo Rocca. Queste le parole del suo avvocato ai microfoni di Adnkronos: «Il mio assistito ha chiarito la sua posizione ed è assolutamente sereno, escludendo la sua responsabilità in ogni tipo di vicenda. Attendiamo gli sviluppi della vicenda». Ricordiamo che Suarez non risulta tra gli indagati, così come nessuno del suo entourage. Intervenuto a margine della presentazione del rapporto Welfare Index Pmi 2020, il premier Conte ha commentato così il caso: «Quando si fa una modifica normativa e si elabora un più articolato progetto di riforma della sicurezza, si terrà conto anche di tutti gli aspetti ma non possiamo rincorrere la reazione emotiva suggerita dal singolo caso». (Aggiornamento di MB)



CASO SUAREZ, PROCURA PERUGIA: “VICENDA SCOPERTA PER CASO”

Il caso di Luis Suarez e la presunta irregolarità al suo esame di italiano tenutosi presso l’università di Perugia, è senza dubbio una delle notizie del giorno. A riguardo ne ha parlato il procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone, che attraverso i microfoni di Radio Capital ha spiegato come il nome del Pistolero sia finito quasi per caso fra gli incartamenti: “Non si può dire altro rispetto al comunicato – le parole del procuratore perugino all’emittente radiofonica – la vicenda è conseguente a una serie di attività già in corso da tempo e casualmente hanno impattato su quella di Suarez”. Selvaggio Sarri, colonnello della guardia di finanza di Perugia, ha invece aggiunto: “Stavamo indagando in merito da febbraio 2020 – le parole ai colleghi di Fanpage – su delega della Procura della Repubblica di Perugia, sulla gestione amministrativa poco chiara dell’Università degli Stranieri. Nel corso delle attività tecniche avviate abbiamo intercettato delle conversazioni che riguardavano lo svolgimento dell’esame, la fase propedeutica e quindi la richiesta della Juventus di far svolgere l’esame affinché Suarez potesse completare l’iter per diventare cittadino italiano e quindi comunitario, avendo lui la moglie di origine italiana”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SUAREZ, TRUFFA ALL’ESAME DI ITALIANO? LE INTERCETTAZIONI: “LO DEVE PASSARE”

L’esame di italiano di Luis Suarez sarebbe stato oggetto di una truffa, e naturalmente è già scoppiata l’ironia sui social: come sempre accade in questi casi, il popolo della rete si è scatenato e ha già creato meme, immagini e vignette che mettono a tema il presunto raggiro sul quale la Procura di Perugia e la Guardia di Finanza stanno indagando. Si va dal volto del Pistolero incollato su quello di Alessandro Del Piero per affiancarlo a Francesco Totti (nelle famose scene tagliate di uno spot girato durante un ritiro della Nazionale) a un Checco Zalone davanti all’ingresso del Centro di prima accoglienza, fino ad arrivare al geometra Filini che suggerisce al ragionier Fantozzi di fare “l’accento italiano”, a riprendere una indimenticabile scena di una telefonata anonima (e miseramente fallita) nella quale l’accento da imitare era invece quello svedese. Ancora, abbiamo Mike Bongiorno e la celebre scoperta della concorrente del gioco a premi che consultava il “bigino” con le risposte già preparate; e una conversazione whatsapp in cui a Suarez viene anticipata la domanda “qual è il piatto italiano più buono?” e la risposta è “Chiellini”, ricordo del morso del Pistolero al centrale della Juventus nell’Italia-Uruguay del Mondiale 2014. Tutto molto divertente, ma per l’attaccante e l’Università degli Stranieri di Perugia, e magari anche la Juventus se eventualmente verrà provata qualche responsabilità, la situazione potrebbe non essere così ironica… (agg. di Claudio Franceschini)



SUAREZ, TRUFFA NELL’ESAME DI ITALIANO?

Stando alle indiscrezioni riportate da Repubblica, emerse da un’indagine della Guardia di Finanza, l’esame che Luis Suarez ha sostenuto per ottenere la cittadinanza italiana sarebbe stato superato tramite una truffa. Il Pistolero, in uscita dal Barcellona non rientrando nei piani del nuovo allenatore Ronald Koeman, avrebbe dovuto sostenere una prova per avere il passaporto comunitario ed essere tesserato dalla Juventus. Alla fine, la società bianconera ha deciso di mollare il colpo fiondandosi su Alvaro Morata, operazione che si sta per chiudere in fretta e furia; tuttavia la Procura di Perugia e i militari delle Fiamme Gialle stanno acquisendo la documentazione nel capoluogo lombardo, dove l’attaccante uruguaiano ha svolto la prova. L’accusa sarebbe quella di aver concordato le domande in maniera preventiva, e che il punteggio del suo esame sia stato assegnato prima dello svolgimento. Indagine questa che rientrerebbe in un più ampio contesto di “fatti diversi e maturati nel contesto dell’Università per Stranieri”.

TRUFFA SUAREZ: LE INTERCETTAZIONI SULL’ESAME

Le indagini della Guardia di Finanza vertono anche sulle intercettazioni: tra le frasi incriminate ce ne sarebbero alcune che specificherebbero bene la truffa. “Non dovrebbe, deve e passerà, perché con 10 milioni a stagione di stipendio non glieli puoi far saltare perché non ha il B1” riferito appunto all’accordo trovato con la Juventus; ancora, “Ma non coniuga verbi, parla all’infinito a sottolineare come in realtà Luis Suarez non sarebbe stato in grado di affrontare la prova (si era invece detto che avesse parlato un italiano abbastanza corretto e fluente). “Se lo bocciate ci fanno attentati” è una delle frasi finite agli atti, mentre un’indagata avrebbe detto “quello non spiccica ‘na parola”. Molto probabilmente Suarez non arriverà comunque alla Juventus, che appunto come già detto sta chiudendo per Morata e mantiene aperta la pista che conduce a Edin Dzeko; tuttavia su questa vicenda bisogna ancora fare luce, ed è anche possibile che lo stesso attaccante uruguaiano, sempre in attesa di cercare una squadra, possa passare dei guai.